Nembro, il sindaco: «Tanta gente
si è offerta di venire a darci una mano»

Nel paese con il più alto numero di contagiati in Bergamasca anche il sindaco è positivo: «Tanta generosità con noi». La telefonata del presidente della Regione Attilio Fontana

Una comunità che si è scoperta debole e vulnerabile, ma che vuole affrontare con coraggio la sfida a cui è stata chiamata. È quella di Nembro, il paese della valle Seriana che sta scalando la classifica dei Comuni lombardi maggiormente colpiti dal contagio del coronavirus.

Il Covid-19 ha attaccato anche il sindaco Claudio Cancelli a cui domenica mattina l’Ats di Bergamo ha comunicato la positiva del tampone a cui si era sottoposto venerdì, dopo due giorni di febbre. Ieri sera, attorno alle 19,39, tra le tante chiamate ne ha ricevuta una particolarmente inattesa: «Mi ha chiamato al telefono – racconta il primo cittadino - il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana: all’inizio non avevo neanche capito che fosse lui, ma poi ho capito che il suo gesto è un modo per dimostrare che tutte le istituzioni in questo momento devono essere uniti. Ci siamo subito trovati in sintonia sul fatto che soltanto lavorando insieme potremo rispondere ai timori dei nostri cittadini. Sono in costante contatto anche con l’Ats di Bergamo e con l’azienda ospedaliera: so che gli operatori stanno dando il massimo pur essendo sotto pressione da quasi dieci giorni».

Dalla sua casa il sindaco riesce a seguire passo passo quel che avviene nel suo comune: «A Nembro la situazione è certamente complessa e fino a quando la curva dei contagi non comincerà ad abbassarsi non potremo stare tranquilli. Dobbiamo avere fiducia nelle autorità sanitarie, convinti che i provvedimenti presi siano corretti, e sperare che nel giro di qualche giorno, un’altra settimana al massimo, inizino a dare i loro effetti».

Il sindaco parla al telefono con una voce più forte e più sicura rispetto a quella di domenica: i colpi di tosse sono meno frequenti e l’umore è, compatibilmente con l’isolamento e l’intera situazione, buono. «A darmi forza morale sono soprattutto i miei concittadini. So che diverse persone si sono organizzate spontaneamente per consegnare a casa di amici, parenti e malati le medicine o il cibo che non possono andare a comprare. Ho ricevuto decine e decine di telefonate di persone diverse che si dicono pronte a venire a Nembro per aiutarci».

Per le strade di Nembro c’è in giro poca gente; le aziende che sono abituate a ragionare in termini di export sanno che i conti con gli effetti del coronavirus si faranno soltanto fra qualche settimana o addirittura fra qualche mese, ma nessuno vuole fare recriminazioni, nessuno guarda ai possibili sbagli del passato, nessuno cerca la facile polemica. «Discussioni e confronti nel nostro paese non sono mai mancati – aggiunge il sindaco Cancelli – ma in questi giorni così duri e così pesanti sono stati accantonati e vedo che siamo tutti concentrati per raggiungere il risultato che tutti vogliamo».

Giuseppe Arrighetti

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