Papu Gomez è arrivato in ritiro
E comincia subito con un goal - Video

Il capitano nerazzurro a Castione: «Sono contento di proseguire questo sogno che è valso l’Europa League»

Il Papu Gomez è arrivato nel ritiro di Castione della Presolana e si prepara per il primo contatto con la sua gente dopo il rinnovo di contratto. «La nostra prima scelta è stata sempre l’Atalanta -sono le prime parole del Papu -: si è parlato con la Lazio, unica che si è interessata a me e la ringrazio. Non potevo lasciare la squadra se non per andare in Champions League, l’avevo promesso ai tifosi».

«C’era ansia al mio ritorno, ma sono sempre stato tranquillo, anche se non mi piace pensare a lungo termine. Le offerte internazionali c’erano, ma non è il momento: è l’anno del Mondiale e mi serve questo calcio. De Roon? Gli ho raccontato cosa è diventata questa squadra, lui ha gran voglia di tornare a Bergamo».

Alle 17,17 il Papu è sceso in campo per la prima volta dal suo arrivo nel ritiro seriano ed è stato accolto dal calore della tribuna del Marinoni di Rovetta. Per lui un inizio soft in solitaria, prima di aggregarsi mezz’ora dopo al gruppo sceso sul terreno di gioco di Rovetta: a fare da spettatori c’erano il ds Gabriele Zamagna, il dt Giovanni Sartori e il direttore operativo Roberto Spagnolo. Esordio con gol quello che del Papu, che nella partitella si presenta alla sua maniera: finta sul difensore e tiro a spiazzare Gollini. La sua stagione è iniziata, il contratto firmato è ormai realtà, la telenovela è ormai chiusa da qualche giorno, anche se di fatto il numero 10 atalantino di dubbi non ne ha mai avuti e appena concluse le vacanze ha messo nero su bianco con annesso aumento.

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«Sapevo dell’attesa che c’era per questa firma, vedevo un po’ di ansia attorno, ma sono sempre stato tranquillo perchè il rinnovo si poteva fare in qualsiasi momento. Non mi piace pensare a lungo termine: 5 anni sono importanti, prima pensiamo a questa di stagione, importantissima su tutti i fronti, per la città e la società». Scelta di vita quella del Papu che non pensa ai 5 anni di contratto e che il suo ragionare stagione per stagione potrebbe essere sintomo di nuove voci tra un po’ di mesi, lo scotto a cui i nerazzurri andranno incontro con diversi giocatori dopo il salto in Europa.

«Ci sono tanti motivi per cui sono rimasto e perchè l’Atalanta si è affidata a me: ringrazio la famiglia Percassi che mi ha portato dall’Ucraina e mi ha aspettato per i primi 6 mesi in cui non stavo bene. Dall’estero sono arrivate offerte, dai mercati più strani, Dubai, Cina, America, ma non è il momento, manca un anno al Mondiale a cui punto e non posso andare in questi campionati, dove ti danno una barca di soldi, ma non è quello che m’interessa. L’esordio in Nazionale è stata un’esperienza unica, stare con grandi campioni e infatti ci ho messo un po’ di anni prima di arrivarci - ironizza il Papu che scherza su Messi in nerazzurro e sul fatto che Bergamo gli piaccia».

«Si riparte da capo, ci sono tanti ragazzi nuovi che prima devono imparare la lingua e poi quello che vuole il mister e come gioca la sua squadra. Ci vorrà qualche mese, ma siamo un bel gruppo, giovane e tutti mi parlano bene dei ragazzi nuovi. Ci saranno tante partite e tutti devono essere pronti: dobbiamo fare una bella figura in Europa e in campionato. Palomino lo conosco dal San Lorenzo, un anno ha giocato con me, se l’Atalanta l’ha preso vuol dire che è forte. Petagna ha una voglia matta di cominciare ad allenarsi ed è carico: abbiamo un attacco forte, non so quante in A lo possano vantare, è solo un piacere per il mister avere questi giocatori. Un saluto a tutti i tifosi, sono contento di proseguire questo sogno che è valso l’Europa League e spero che ogni domenica lo stadio sia pieno».

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