Piario, perchè Valium dopo il primo morto?
L’ospedale: decessi non sono aumentati

C’è una domanda che gli inquirenti continuano a ripetersi: se è vero che le morti sospette all’ospedale di Piario possono realmente essere attribuite all’infermiera indagata, perché quest’ultima dopo il primo errore ne ha commessi altri?

Sei i decessi sospetti dei pazienti del reparto di Medicina generale su cui si è per ora concentrata l’attenzione dei carabinieri di Clusone, ma sono 84 le cartelle cliniche che i militari hanno sequestrato. E allora - si chiede chi indaga - perché ripetere l’errore (se davvero si accerteranno le responsabilità della donna)? Perché insistere con la somministrazione del Valium, se sapeva come era andata a finire con pazienti precedenti?

Per questo motivo - sempre che siano accertate le responsabilità - a un certo punto il reato di omicidio preterintenzionale potrebbe andare stretto. Perché l’evento che va al di là delle proprie intenzioni di solito si verifica per un solo caso. Il responsabile si accorge di essere andato oltre e si ferma. Qui, invece, siamo in presenza di una presunta serialità di eventi. Naturalmente, bisognerà verificare se i decessi possano essere attribuiti all’infermiera e per questo il pm Carmen Pugliese nominerà un pool di esperti che analizzi le cartelle cliniche. Se sarà così, se cioè si stabilirà che le morti sono da attribuire all’operato dell’indagata, allora la Procura potrebbe prospettare la contestazione dell’omicidio volontario, quantomeno il dolo eventuale.

Ora l’inchiesta dovrà innanzitutto stabilire se i decessi siano in relazione con la somministrazione del Valium. Ci vorrà del tempo e un lavoro certosino per capirlo. Sulla vicenda una nota stampa dell’Ospedale Bolognini: «A proposito della vicenda che riguarda l’ospedale di Piario, l’Azienda ospedaliera Bolognini di Seriate ritiene suo dovere tornare sopra l’argomento, dopo il comunicato già divulgato, per precisare che non ritiene di poter esprimere pubblicamente la propria versione circa l’accaduto poiché vi è un’ indagine in corso ed occorre attenderne i risultati; naturalmente farà le proprie valutazioni nelle competenti sedi - è scritto nel comunicato diffuso in queste ore -. Rivolge piena ed incondizionata fiducia agli inquirenti, con cui sta collaborando attivamente; fa presente che nel periodo oggetto di indagine non è stato rilevato alcun incremento statistico di mortalità, né nel reparto interessato, né nell’Ospedale nel suo complesso: i dati di mortalità dell’ospedale sono del tutto paragonabili ai dati della mortalità di altri ospedali aventi le medesime caratteristiche, se non addirittura inferiori; anzi nel 2015 si registra una diminuzione della mortalità sia nel reparto interessato che nell’ Ospedale nel suo complesso».

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