Presolana, 5 Comuni in uno?
«Non ci sarà alcun risparmio»

«Squilibrata e irreversibile»: così giudica la fusione di Cerete, Fino del Monte, Onore, Rovetta e Songavazzo il fronte del «No». Sotto la lente, i costi della politica che, secondo chi è contrario al progetto, «passeranno dagli attuali 80 mila euro a circa 100 mila. E non ci saranno risparmi nemmeno sulle spese di gestione».

Mauro Bertocchi, capogruppo di minoranza di Rovetta, Paola Rossi, capogruppo di minoranza di Cerete col consigliere Ezio Seghezzi, Mauro Marinoni, ex sindaco di Rovetta, e Carlo Gosio, ex vicesindaco di Cerete, sabato 6 febbraio hanno organizzato una conferenza stampa nella sede dell’Unione dei Comuni della Presolana, a Rovetta, per evidenziare le criticità che fanno loro dire no al progetto.

«Durante le assemblee per presentare la fusione è emerso che la fusione porterà risparmi, una riduzione di costi e della pressione fiscale, ma non è così – ha sostenuto Mauro Bertocchi – in realtà con l’aumento della dimensione del Comune i costi della politica passeranno dagli attuali 80 mila euro a circa 100 mila; non ci saranno risparmi nemmeno sulle spese di gestione perché le sedi dei vari municipi, scuole, asili e biblioteche resteranno e con essi i costi. Inoltre la frammentazione dei servizi tra i cinque municipi porterà, secondo noi, caos e disservizi per i cittadini». Continua Bertocchi: «Ci preoccupa inoltre che la popolazione si allontani sempre più dalla vita amministrativa lasciando spazio ai partiti politici che non conoscono il territorio come chi lo vive».

A marzo saranno organizzate le prime assemblee pubbliche con ospiti che porteranno le loro testimonianze e, dopo l’estate, un secondo ciclo di incontri.

© RIPRODUZIONE RISERVATA