Ragazzini vendono online bici rubate
Scoperti, dovranno scusarsi coi proprietari

Due biciclette recuperate ad Alzano dalla polizia locale dell’Unione Insieme sul Serio. Il comandante: «Consigliamo a tutti i proprietari di bici di annotarsi il numero di telaio ed ogni particolare utile al riconoscimento in caso di furto, perché ritrovarle si può».

Fingendosi acquirenti, hanno recuperato due bici rubate in vendita su internet. Non solo: gli agenti della polizia locale Unione Insieme sul Serio, presentandosi all’appuntamento per l’«acquisto», hanno scoperto che i «venditori» erano due ragazzi di 14 anni. I proprietari delle due biciclette recuperate hanno deciso di ritirare le denunce in cambio di scuse formali dei due adolescenti. Tutto è iniziato a Nembro, dove nelle scorse settimane si sono registrati alcuni furti di biciclette ai danni dei ragazzini che frequentano l’oratorio. Alcuni genitori si sono rivolti alla polizia locale Unione Insieme sul Serio per cercare di ritrovarle e sono partite le indagini.

Grazie ad elementi di riconoscimento forniti dai proprietari, le indagini si sono subito indirizzate al web, dove di solito vengono immediatamente rimesse in commercio le biciclette rubate. Scandagliata la rete e in particolare il portale per annunci più seguito, subito.it (che ovviamente è estraneo ai fatti), si è risaliti ad una delle biciclette rubate, con tanto di foto del mezzo e prezzo di vendita, il tutto ad Alzano Lombardo. Gli agenti, fingendosi acquirenti, si sono messi in contatto con il venditore e, fissato il prezzo, si sono presentati a casa per l’appuntamento. Al loro arrivo gli agenti si sono trovati davanti a due ragazzini di appena 14 anni, con ottime famiglie alle spalle.

Due in tutto le bici recuperate dagli agenti nell’operazione: avevano un valore commerciale di oltre 400 euro, ma erano offerte a soli 40 euro. I proprietari delle due biciclette recuperate, avuta notizia del recupero e di chi aveva effettuato il furto, hanno deciso di ritirare le denunce in cambio di scuse formali da parte dei ragazzini che dovranno recarsi dai proprietari e fare ammenda per il loro gesto. «Consigliamo a tutti i proprietari di bicicletta – spiega il comandante della polizia locale, Marco Pera – di annotarsi il numero di telaio delle stesse ed ogni particolare possa essere utile al riconoscimento in caso di furto, perché ritrovarle si può».

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