Sfida all’ultimo secondo a Gandino
La spunta Beltrami, ma giusto per un uovo

Il corridore ha battuto per un soffio Noris. In centro folla delle grandi occasioni, come la storica gara che risale alla scommessa del 1931 tra due diciottenni

Epilogo avvincente, dopo una prova resa ancor più impegnativa dal caldo e salutato da una gran folla. Venerdì 5 luglio a Gandino la magia della Corsa delle uova, l’originale sfida che dal 1931 oppone un raccoglitore e un corridore accendendo passioni degne del Palio di Siena.

A conquistare la vittoria è stato Carlo Beltrami (con un tempo di 41’33’’), atleta de La Recastello di Gazzaniga che ha completato il tratto Gandino-Fiorano al Serio e ritorno nel tempo di 40’33”. Il tutto prima che Giuliano Noris (detentore del titolo conquistato nel 2018) completasse la raccolta delle 100 uova poste a un metro l’uno dall’altra fra piazza Vittorio Veneto e la chiesa di Santa Croce. Quando Beltrami ha completato la prova salutato da un pubblico entusiasta, Noris aveva appena raccolto il 100° uovo, ma non è riuscito a portarlo al traguardo.

Per Beltrami una grande soddisfazione, che fa il paio con il successo del 2017 nel talent Bake Off Italia.

Al via, allo scoccare delle 20.30, lo staff dell’Atalanta Club Val Gandino guidato dal presidente Enzo Conti e dal vicario Giambattista Gherardi, la vedova di Franco Ongaro, Laura Bonazzi, che indusse nel 1981 l’Atalanta Club Valgandino a riportare in auge la sfida, e il direttore marketing dell’Atalanta B.C. Romano Zanforlin, accompagnato dalla nuova maglia gara dei neroazzurri, presentata in questi giorni e indossata da Elisa Lanfranchi.

L’origine della manifestazione risiede come noto in una sorta di scommessa, che nel 1931 vide protagonisti i diciottenni Renzo Archetti e Giovanni Bonazzi. Il primo, impegnato verso Fiorano, si aggiudicò la prova. La sfida è estremamente incerta, spesso risolta all’ultimo metro oppure all’ultimo uovo. A salutare i concorrenti c’erano anche i familiari dell’ideatore e in particolare i figli, don Stefano e Ferruccio Bonazzi, insieme alla sorella Luciana e a mamma Anita. La gioia agonistica e la passione del pubblico si sono sciolte successivamente nella Notte Bianca organizzata da esercenti e commercianti, con migliaia di visitatori che hanno affollato il borgo medievale, deliziati fra l’altro da uova sode, frittata e buon vino preparati da Alpini e Caffè Centrale, in collaborazione con Cascina Italia, Alimentari F.lli Bonazzi e «Il Fornaio» dei fratelli Imberti. Presentata anche la prossima stagione dell’Asd Gandinese 2015, fresca reduce dall’inaugurazione del nuovo campo gioiello «Gandinese Stadium».

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