Storia (e arte) di Ilaria
«L’autismo non mi ha fermata»

Il 2 aprile è, dal 2007, la Giornata mondiale dedicata all’autismo. La bellissima testimonianza di Ilaria

Il 2 aprile è, dal 2007, la Giornata mondiale dedicata all’autismo. Diagnosticata negli anni Quaranta del Novecento, questa sindrome a base genetica comporta uno spettro di manifestazioni neurologiche, cognitive e sensoriali a gravità crescente che hanno in comune il disturbo della comunicazione e dell’interazione sociale, mentre il livello intellettivo varia dal ritardo al quoziente superiore alla media, con alte capacità di prestazione in campi specifici. Gli autistici ad alto funzionamento rivendicano il riconoscimento di una capacità di elaborare il mondo diversa, ma di pari dignità culturale. Ascoltare le voci di queste persone autistiche è illuminante. Come Ilaria Rossi, di Piario.

Non ha parlato fino a metà delle elementari, non voleva uscire, nessun dettaglio in casa poteva essere modificato, nessun rituale turbato. Adesso è una bella ragazza di 21 anni con un talento artistico marcato che sta cercando di trasformare in una professione. Non tutto può essere superato, non tutte le sofferenze sociali cessate. Lo intuisci dallo sguardo dei magnifici occhi grigioazzurri, che restano seri anche quando le labbra sorridono. Le persone autistiche sono incapaci di mentire e di ferire, intendono sempre quello che dicono. A casa le hanno insegnato a non avere paura, la montagna le ha fatto capire che la determinazione apre vie insperate. E l’avvenire è una sfida che Ilaria conta di vincere. Ha appena pubblicato una grapich novel dedicata alla novella più famosa di Giovanni Verga, Rosso Malpelo.

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