Variante di Cerete, sogno da 10 anni
Il pressing in Regione è stato avviato

Eppur si muove. Tempo appena tre giorni e la prova che (forse) con l’argomento incolonnamenti, ingorghi e code si fa sul serio, è servita.

I tre giorni sono già trascorsi: sono quelli che separano l’incontro avvenuto lunedì in Provincia - quando il presidente Matteo Rossi e il consigliere delegato alla Viabilità, Pasquale Gandolfi, hanno convocato i sindaci seriani - e giovedì, quando lo stesso Gandolfi ha preso la strada di Milano insieme al sindaco e al vicesindaco di Cerete.

Motivo, perorare in Regione la causa della variante che da dieci anni giace nel libro dei sogni: poco più di un chilometro e mezzo di strada, dal centro sportivo di Cerete Basso fin oltre la zona artigianale, con quattro svincoli, progettato per alleggerire da traffico, smog e ingorghi (sulla pagina FacebookEscileauto da Cerete Basso sono numerosi i video che li documentano) e per accorciare il viaggio a chi è diretto a Clusone o Lovere.

Un’opera da 5,3 milioni di euro che occorre trovare, mission sulla quale è ripartito il pressing nell’ufficio dell’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Alessandro Sorte, questa volta a due voci: Comune e Provincia.

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