In visita ai luoghi di San Patrizio
da Downpatrick ad Armagh

L'Irlanda è il Paese di San Patrizio (385-461). A lui si deve la fioritura del Cristianesimo sull'isola. Tra Armagh, nell'omonima contea, e Bangor, nella contea di Down (Nord-est dell'Irlanda del Nord), passando per Newry, Downpatrick e Newtownards, è stato tracciato un percorso di pellegrinaggio, il St Patrick's Trail, sulla falsariga di quello di Santiago de Compostela: 140 chilometri che toccano i luoghi del patrono d'Irlanda.

L'ombelico è a Downpatrick, dove cominciò e terminò la missione di San Patrizio e dove sorge il St Patrick's Centre, osservatorio, centro studi e museo multimediale della vita e delle opere del santo: un video, azionato dal visitatore stazione per stazione, dà voce a Patrizio che in prima persona narra la propria storia. La visita termina in una sala cinematografica dove su un maxi-schermo concavo scorre il filmato girato da un elicottero che sorvola a bassa quota diverse regioni dell'Irlanda, dando allo spettatore una sensazione di vertigine, come se fossimo noi stessi a bordo del velivolo. Da brivido.

Prima di fare tappa a Downpatrick, siamo saliti sulla collina del Nendrum Monastic Site dove la guida Norman Patton ci ha parlato dei resti della comunità monastica fondata nel V secolo da San Mahee e da dove partirono diversi missionari. Il panorama sullo Strangford Lough, dove pure predicò San Patrizio e sulle cui sponde fioriscono i biancospini mentre nelle acque del lago si pescano salmoni e anguille, lascia senza fiato. Immaginate di vedere una specie di Mar Nero in scala ridotta collegato all'oceano attraverso uno stretto canale tipo Bosforo.

Lasciato il St Patrick Centre, ci avviamo verso Down Cathedral (il tempio odierno risale al XVIII e XIX secolo ma la storia parla di 1600 anni di ricostruzioni) accanto alla quale una lastra di granito delle Mourne Mountains, deposta nel 1900 con incisa la scritta Patric, indica il punto in cui fu sepolto San Patrizio, insieme alle cui spoglie furono poi tumulate le reliquie di Santa Brigida e di San Columba (da non confondere con San Colombano).

Fine del nostro viaggio ad Armagh, capitale ecclesiastica d'Irlanda, nell'omonima contea chiamata il “Paese di Dio” ma, negli anni '70, per i soldati britannici, nel mirino di attacchi e attentati dell'Ira, anche la “Terra dei banditi”. Oggi chiesa cattolica e protestante hanno stretto ottimi rapporti e collaborano all'organizzazione di iniziative comuni.

Visitiamo le due cattedrali, la maestosa St Patrick's Roman Catholic Cathedral del XIX secolo (con il suo soffitto in legno dove si dispiega il racconto dei santi irlandesi e angeli reggono gli stemmi delle 26 diocesi dell'isola; con il suoi mosaici italiani sul pavimento e i suoi marmi di Carrara; con il suo organo apprezzatissimo e le sue 33 campane) e la St Patrick's Church of Ireland Cathedral (planimetria del XIII secolo e, dopo diciassette distruzioni e altrettante ricostruzioni, il restauro definitivo netra il 1834 e il 1840), dove su un pannello ligneo sono incisi i nomi di tutti gli abati, i vescovi e gli arcivescovi dal 444 (lo stesso Patrizio) al 2007.

Tra una visita e l'altra, l'intermezzo all'Armagh Public Library, fondata nel 1771 dall'arcivescovo Richard Robinson. Questa biblioteca – frequentata da turisti oltre che da studenti, ricercatori e semplici lettori - conserva 40 mila volumi tra i quali pezzi antichi di inestimabile valore, come una prima edizione dei “Viaggi di Gulliver” (pubblicata nel 1726) con le note e le correzioni autografe di Jonathan Swift in persona, che veniva spesso ad Armagh,. Sopra l'entrata principale c'è una scritta in greco che significa «La farmacia dell'anima». E di soul questa terra è una culla.

Andrea Benigni

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