Castel Belasi in Val di Non, dove la storia incontra l’arte

Trentino Val di Non, terra di arte e natura, anche quest’anno apre al pubblico i suoi manieri più belli e li impreziosisce con eventi speciali.

Teatro di nuove esibizione, le antiche mura di Castel Belasi, da poco restituite alla loro forza e bellezza. Castel Belasi è in provincia di Trento nel Comune di Campodenno (1.500 abitanti), piccolo paese ai piedi delle Dolomiti di Brenta tra i frutteti della Bassa Val di Non, zona che può contare il maggior numero di castelli e residenze nobiliari del Trentino-Alto Adige.

Il castello è ubicato nel borgo di Segonzone in posizione collinare e panoramica. La sua fondazione risale al tardo Duecento, nell’ambito dell’affermazione in Anaunia del Conte del Tirolo e delle famiglie di lingua tedesca, e incarna lo spirito di un territorio tra nord e sud, luogo di incontro e confronto. Il nucleo originario del castello, rappresentato dall’alto mastio pentagonale del palazzo centrale, risale al XIV secolo.

Il complesso è protetto da una doppia cortina muraria e le fortificazioni più esterne furono erette nel corso del XVI secolo, mentre la cinta muraria maggiore, originaria difesa del castello, fu ulteriormente innalzata intorno alla metà del Quattrocento fino a raggiungere l’odierna imponenza. L’ultimo nobile che vi risiedette fu Arbogast Khuen Belasi, morto nel 1950. Proprietario di un terzo del castello a partire dagli anni Ottanta, il Comune di Campodenno ha rilevato nel 2000 la proprietà dell’intero complesso. Un lungo percorso di restauro restituisce oggi alla comunità trentina e non solo un antico maniero dal fascino intatto. Nelle splendide sale di Castel Belasi è aperta «Il Fato dell’Energia», mostra personale di Stefano Cagol a cura di Emanuele Quinz e promossa dall’Azienda per il Turismo della Val di Non. L’artista trentino riconosciuto a livello internazionale porta il visitatore in un viaggio visionario tra metafore universali, riti contemporanei, ghiacci e diluvi attraverso molteplici linguaggi, dal video alle installazioni, spaziando da rari lavori dell’inizio della carriera all’opera ora presente alla Biennale di Venezia, vera sorpresa in mostra.

La mostra

«Il fato dell’energia. Ghiacci glaciali, surriscaldamento e divinazioni» di Stefano Cagol presenta un esteso e inedito excursus nella sua consolidata ricerca attraverso una ventina di opere, video, fotografiche, luminose, sonore e installative, da quelle più recenti fino a lavori datati tra metà anni Novanta e inizio anni Duemila, testimoni dello spirito coerente e anticipatore di questo artista, da sempre impegnato a sviscerare e distillare attraverso un linguaggio evocativo complesse questioni dell’oggi e del nostro stare nel mondo, tra fenomeni naturali e impatto delle nostre scelte.

A cura di Emanuele Quinz, la mostra resta aperta fino al 30 ottobre 2022 Visite guidate con l’artista: 4 giugno; 11 giugno; 9 luglio; 23 luglio; 3 settembre; 18 settembre www.castellivaldinon.it/castelbelasi/it

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