Olanda, ingegneria da primato
da 50 anni si viaggia sotto il mare

Quando il 6 maggio 1994 si inaugurò il tunnel della Manica o Euro Tunnel si gridò al miracolo ipertecnologico, all’ingegneria più ardita. Eppure a qualche centinaia di chilometri dall’imbocco di Calais c’è un Paese intero che viaggia da tempo immemore sotto il mare.

Quando il 6 maggio 1994 si inaugurò il tunnel della Manica o Euro Tunnel si gridò al miracolo ipertecnologico, all’ingegneria più ardita. Eppure a qualche centinaia di chilometri dall’imbocco di Calais c’è un Paese intero che viaggia da tempo immemore sotto il mare.

E’ l’Olanda, terra (anche sotto il livello del mare) di mulini e canali. Qui, per fare un esempio, il 30 ottobre 1968, fu inaugurato il IJtunnel che collega il centro di Amsterdam con Amsterdam-Noord. La parte coperta è 1039 metri di lunghezza. Il punto più profondo del tunnel si trova a 20,32 metri sotto il livello del mare.

Per non parlare ancora della grande diga dal nome impronunciabile Afsluitdijk. Costruita fra il 1925 ed il 1933, è lunga 32 km e il nastro di cemento che emerge dall’acqua è un tracciato asfaltato percorso da bus e auto.

Non meno suggestivo l’acquedotto navigabile Veluwemeer, aperto al traffico nel 2002, che si trova sulla strada N302, nei pressi di Harderwijk (vedi foto), in Olanda. Ogni giorno 28mila veicoli lo attraversano sotto le acque, che sembrano aprirsi al passaggio.

Altra opera di grande ingegneria si trova vicino Roelofarendsveen, qui il canale attraversa l’autostrada. L’acquedotto è stato costruito nel 1961, diventando così il più antico acquedotto nei Paesi Bassi. Nel 2006, la costruzione è stata completata di due nuove parti.

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