Viaggi senza glutine
La sfida di una bergamasca

L’idea è arrivata qualche mese dopo che hanno diagnosticato a sua figlia Chiara la celiachia. E Tiziana Brembilla, bergamasca di 38 anni, agente di viaggio dal 1996, ha pensato di unire le sue competenze in ambito turistico alle sue conoscenze legate alla celiachia.

L’idea è arrivata qualche mese dopo che hanno diagnosticato a sua figlia Chiara la celiachia, malattia autoimmune che coinvolge milioni di persone (solo in Italia l’un per cento della popolazione è celiaca) ma che ancora limita l’alimentazione e la quotidianità di molti. E Tiziana Brembilla, bergamasca di 38 anni, agente di viaggio dal 1996, ha pensato di unire le sue competenze in ambito turistico alle sue conoscenze legate alla celiachia. Per questo lo scorso 2009 ha dato vita a un progetto che in Italia pare unico nel suo genere: «Io viaggio senza glutine», dominio registrato e progetto di viaggi organizzati per persone affette da celiachia, per permettere loro di girare il mondo ma di trovare sempre e ovunque strutture gluten free. «L’obiettivo è semplice: garantire a tutti di viaggiare in sicurezza, e senza discriminazioni alimentari e psicologiche – spiega Tiziana -. Pare una cosa banale ma non è così automatico e la celiachia non è una malattia da prendere sottogamba: servono garanzie, cucine senza contaminazioni, ma servono anche strutture serie, che sappiano di cosa stiamo parlando». Tiziana ha creato questo settore specifico di viaggi organizzati, singoli e di gruppo, all’interno dell’agenzia Avamposti di via Bono 57, a Bergamo, dove lavora da diversi anni: «I titolari della Zaninoni Spa di Bagnatica, titolari anche di Avamposti, mi hanno dato fiducia e in agenzia siamo affiatati in questa che è un’avventura in cui credo molto».

E il suo lavoro è in continuo divenire: contattare le associazioni che si occupano di celiaci, aggiornare i database, sempre molto dinamici, con l’elenco delle strutture gluten free, mettersi in contatto in tutto il mondo con corrispondenti di viaggio che hanno relazioni con le varie realtà senza glutine e visitare quelle che possono essere location di futuri viaggi. Che ha già organizzato in giro per il mondo: “Oltre a tour e soggiorni nel nostro Paese, hanno avuto ottimi riscontri viaggi di gruppo «senza glutine» a New York, ma anche a Santo Domingo e in Sud Africa, «tra i paesi più attenti alla celiachia – spiega Tizana Brembilla -: organizzare questi tour significa garantire al viaggiatore pasti sicuri dalla colazione alla cena fino allo snack veloce, ma senza perdere la qualità del cibo e la tipicità del posto in cui ci si trova». Significa che a New York l’hot-dog o il sandwich sono assolutamente senza glutine e il viaggio diventa un piacere senza la paura di stare male: «Che per un celiaco è sempre una preoccupazione» continua.

Gioca in casa, Tiziana, con il marito Walter Inzaghi, agente di commercio del turismo, e la sua esperienza : «Ma quello che più mi ha aiutato in questo progetto è stato partecipare alle fiere di settore, come l’expò ch si è svolto recentemente a Brescia, oltre agli articoli scritti sulla rivista specializzata “Più sani più belli senza glutine”». E i prossimi progetti sono tanti: «Lavorare in ottica Expo 2015, ma anche creare un catalogo di destinazioni gluten free in Italia e soprattutto all’estero, con corrispondenti, destinazioni e tariffe agevolate», spiega mentre prosegue nella sua programmazione: prossimo viaggio senza glutine a Londra.n 

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