L’ amore per il teatro e Renzo Vescovi
Il lutto e la rinascita a Copenaghen

Simona Zanini, attrice al Teatro Tascabile Bergamo ha trovato nuova linfa vitale e artistica in Danimarca oltre la perdita del compagno e fondatore del TTB. «Non mi è mai piaciuto cadere nella routine, tanto meno nel teatro, che è un lavoro intenso e profondo. A volte ho sentito il bisogno di allontanarmi proprio per ritrovarne il senso. Questa attitudine mi ha portato a sperimentarmi in ambiti diversi. Le difficoltà non sono mancate, ma tutte le esperienze ti allargano un po’ l’ anima e il rimpianto non è un sentimento che mi appartiene».

Chi ha visto in scena Simona Zanini, attrice, danzatrice e cantante, se la ricorda. Potente anche nelle sfumature più sottili e capace di trascinarti in scenari che non ti aspetti. Di spettacoli, a Bergamo e in giro per il mondo, ne ha fatti tanti e da settembre vive a Copenaghen. «Ci sono arrivata in punta di piedi alla ricerca di spiragli in cui inserirmi, ma in pochi mesi ho incontrato persone e professionisti incredibili, con cui sto costruendo progetti interessanti». Una nuova partenza, in una città grande e fredda che Simona attraversa in bicicletta seminando la sua indole empatica e sanguigna. La passione per il teatro nasce con lei. Inizia da adolescente con alcuni corsi non professionali e poi l’ incontro con il TTB, il Teatro Tascabile di Bergamo, con cui lavora per dieci, intensissimi, anni. «È stata senza alcun dubbio la parte felice della mia vita.

Ho imparato tanto, facendo un lavoro che amavo e che mi ha fatto vedere buona parte del mondo: l’ Europa, il Sud America, il Nord Africa, l’ India e la Cina. Ho incontrato Renzo Vescovi, il fondatore e regista del TTB, è diventato il mio compagno e nel 2000 è nato nostro figlio Emanuele. Lo portavamo sempre con noi con l’ aiuto di mia mamma che ci seguiva nelle tournèe».

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