Lascia il lavoro di postino a Onore, ora Giuseppe è travel blogger con la famiglia

Una passione sfrenata per i viaggi e le culture di altri Paesi, tanto da diventare una professione. Giuseppe Schiavi ha 46 anni, di Onore, e qualche anno fa ha lasciato il suo impiego di postino per occuparsi interamente di «Travel2Travel», il suo blog dedicato al mondo dei viaggi, nato nel dicembre 2018. Insieme a lui, ad accompagnarlo in questa avventura, la moglie Clara e le figlie Martina, 17 anni, e Vanessa, 8 anni. Purtroppo la pandemia ha cambiato i piani degli ultimi tempi soprattutto in questo settore ma la famiglia Schiavi si può dire a tutti gli effetti cittadina del mondo, sempre con la valigia pronta a partire per nuove avventure da raccontare. Onore, in questo periodo segnato dal Covid, è tornato a essere la loro base, ma negli ultimi anni hanno viaggiato sempre tra Canada, Thailandia, Usa, Emirati Arabi, Indonesia, Singapore, Malesia, gran parte d’Europa, compresa la nostra bella Italia e Nord Africa.

«Coltiviamo la passione per i viaggi da una vita – racconta il 46enne – e con il tempo mi sono reso conto che c’era la possibilità di trasformare questa passione in un lavoro. Da sempre in famiglia abbiamo organizzato viaggi in completa autonomia, la nostra casa è il mondo, e quindi è nata in me una convinzione: aiutare le famiglie come noi a viaggiare, dando consigli utili e spunti importanti. Mi sono licenziato e ho cominciato a inseguire il mio sogno. Ho preso questa decisione confrontandomi con Clara e lei, come consuetudine, mi ha appoggiato in tutto. Avendo una famiglia composta da quattro persone ho cercato di pianificare tutto nel minimo dettaglio, mettendo al primo posto sempre le nostre figlie e il loro futuro».

«Naturalmente non ci siamo improvvisati scrittori e fotografi ma abbiamo studiato e ci siamo documentati. Ogni lavoro non nasce dal nulla, ma con dedizione e impegno abbiamo acquisito le competenze necessarie – racconta ancora l’ex postino –. I risparmi di ventidue anni di lavoro sono serviti per investire nella nascita del blog e naturalmente per aiutare la mia famiglia. Tecnicamente posso dire di essere diventato un travel blogger. ll lavoro consiste nel documentare con articoli, presenti sul blog e pubblicizzati nei social, i nostri viaggi. I lettori hanno la possibilità di leggere importanti informazioni gratuite, spendibili nei loro viaggi. Collaboriamo con strutture ricettive e tutto ciò inerente al turismo come musei, ristoranti, bar per autofinanziarci i viaggi».

Un rischio, che non molti avrebbero corso. Ma Giuseppe non ha mai avuto paura. «Paura di non farcela? Se l’avessi avuta non avrei nemmeno iniziato. Ci siamo confrontati con professionisti del settore che ci hanno incoraggiati a proseguire e ci hanno affiancato nella crescita. Io lavoro tutto il giorno per questa attività, un lavoro a tempo pieno mentre mia moglie Clara lavora come impiegata mezza giornata. Rispetto a prima faccio molte più ore lavorative, ma la soddisfazione personale è triplicata. La nostra azienda familiare è strutturata in questa maniera: io mi occupo della parte finanziaria e commerciale, Clara invece di fotografia, social, e la cosa più importante, studia e progetta i viaggi. Realizziamo tutto in autonomia, dagli itinerari ai contenuti digitali. Siamo convinti che il viaggio sia un’ottima “scuola” per le nostre figlie, perché visitano e conoscono realtà nuove, capiscono che la diversità non è un problema, ma è bellezza e un valore molto importante. È per quello che ogni Paese che abbiamo visitato ha aumentato il nostro bagaglio culturale e umano».

«Viaggiare in quattro persone è molto difficile – prosegue Giuseppe Schiavi –, soprattutto con i bambini di età differenti si possono creare molti disagi, ma ci teniamo a precisare che non sono ostacoli insormontabili, basta organizzarsi preventivamente. Inoltre, spesso molti rinunciano per ragioni economiche, ma a volte si possono fare viaggi importanti con budget contenuti. Le nostre ragazze ci seguono in tutto e sono molto collaborative, amano pianificare insieme a noi il viaggio; senza di loro “Travel2Travel” non sarebbe quello che è ora. Abbiamo visitato Canada, Thailandia, Usa, Emirati Arabi, Indonesia, Singapore, Malesia, gran parte d’Europa, compresa la nostra bella Italia e Nord Africa. Il viaggio più bello? Quello che si deve fare. Il più brutto? Non esiste.Momenti difficili? Assolutamente sì, e lì abbiamo scoperto quanto siamo uniti».

A giugno 2020 si sarebbe avverato il sogno di una vita, un viaggio con destinazione Nuova Zelanda e Australia. Un mese tra canguri, mare, Maori e tanta natura. Ma la pandemia, scoppiata qualche mese prima in tutto il mondo, ha un po’ scombussolato i piani della famiglia Schiavi.

«Purtroppo, a causa del Covid19 – sottolinea il travel blogger –, il mondo dei viaggi ha subito una crisi devastante, come in altri settori, ma ogni cambiamento va affrontato con coraggio e forza, perché c’è sempre un lato positivo, anche se a volte è molto nascosto. Tanti progetti, frutto di intensi mesi di lavoro, sono andati in fumo improvvisamente, come per esempio il viaggio programmato in Australia e Nuova Zelanda, che faremo non appena possibile, ma altre mete “bollono in pentola”. In compenso abbiamo dedicato molto tempo alla nostra Italia, che è ricchissima di meravigliose attrazioni da visitare, da nord a sud. Siamo ripartiti carichi di nuove idee, vaccinati e pronti a riabbracciare il mondo; sempre al lavoro per offrire ai nostri lettori mete e spunti preziosi da poter seguire».

«La nostra felicità è ricevere messaggi di ringraziamento per i consigli dati: ci danno la forza per proseguire nel nostro intento. La cosa sorprendente è che ci contattano da tutto il mondo. La nostra pagina Instagram è infatti seguita da oltre ventimila followers, e siamo felici e orgogliosi di coinvolgere, ispirare e offrire preziosi spunti. Non abbiate paura di viaggiare, anche se in famiglia o con figli piccoli».

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