Nuvola, la parrucchiera
è volata nell’Ohio

A 40 anni ha lasciato la Valle Seriana per trasferirsi nella prateria americana. Ha dato un taglio alla sua attività e alla sua vita per seguire il marito Michael insieme ai loro due figli Cloyd e Oliver, di 7 e 5 anni, e al loro cane Camilla. Richiesta dai saloni di acconciature, per ora impara l’inglese e fa la mamma.

La loro grande casa ha un giardino che guarda verso distese di campi, innevati in questi mesi freddi. Tutto è oversize nell’America di Nuvola Amighetti, 41enne abituata alle strade di Albino, Torre Boldone e alle vicine montagne. Lei ha lasciato il suo negozio da parrucchiera alla sua collega, ha inscatolato la sua vita bergamasca e si è messa su un volo con destinazione Ohio. Tutto questo per un amore («bellissimo» dice lei) nato da una gita in bici e che le ha permesso di creare quella famiglia che ha sempre sognato.

Dallo scorso 1° luglio Nuvola vive ad Ashland, cittadina in mezzo al verde dove suo marito Michael è nato e cresciuto. «Tutto però è partito nell’estate del 2004: Michael e io ci siamo conosciuti a Bogliasco in Liguria. Io ero in campeggio con un’amica, lui in giro per l’Italia dopo la laurea in Economia. Ci siamo innamorati, un colpo di fulmine senza neppure capirci bene: Michael non sapeva l’italiano, io a stento sapevo tre parole d’inglese. Siamo rimasti in contatto e mentre girovagava per l’Italia l’ho invitato per un giro in bici in Sardegna – continua a raccontare –. Il dizionario è stato la mia salvezza e lui, che non aveva neppure una bicicletta, ha subito accettato».

Con il gruppo di amici del quartiere cittadino di Monterosso Nuvola recupera una bici e «tutti insieme siamo partiti». Concretezza bergamasca: «Mi sono detta: se mi ama, mi segue. E inizia a pedalare». Dopo 700 km in bici, 15 giorni su e giù per le strade sarde, sono diventati una coppia «rodata»: «I miei amici mi prendevano in giro – racconta –. Mi dicevano: “Sta con te perché non ti capisce”. Michael ha trovato subito lavoro alla Neveplast di Nembro e poi alla ElleErre Sport e Pubblicità di Alzano Lombardo. Ci siamo sposati e siamo diventati pure genitori: Cloyd ora ha 7 anni, Oliver 5. Non manca neppure il cane, Camilla».

Ma questa avventura è destinata a portare Nuvola molto lontano. E non senza fatica: «Ottenere la Green card, il permesso di soggiorno Usa, è stata una fatica – spiega Nuvola –. Mesi e mesi di fogli, casellari da compilare, pile di documenti, test sanitari, incontri al Consolato americano». Poi un anno fa la telefonata: «Avevo sei mesi per partire, solo sei mesi: in quel momento mi sembravano pochissimi dopo le lunghe attese». Sei mesi «per inscatolare una vita». Nuvola e Michael vendono la casa e tutto quello che non avrebbero potuto inserire «in un container di 20 piedi che abbiamo preparato ripercorrendo i 10 anni di vita insieme ad Albino e Torre Boldone».

Su Ebay finiscono televisore ed elettrodomestici, «e abbiamo anche regalato mobili, abiti, giocattoli e oggettistica: sembra difficile separarsi dai beni materiali, ma ci eravamo imposti un limite, come se avessimo dovuto ripartire da zero». E un po’ così è stato: «Prima ci siamo trasferiti nella casa dei genitori di Michael, in campagna: una grande famiglia, proprio come quelle che si vedono in tv, zeppa di nipoti, con una cucina spaziosa e lunghi tavoli per i pranzi con il tacchino e le patate dolci» spiega. Ma non tutto è festoso e comunque semplice: «All’inizio mi sentivo spaesata, molto sola. Faticavo a comunicare, non ero abituata a così tanto tempo libero: dopo anni chiusa in negozio tra tinture e pieghe, sempre in mezzo alla gente, ho allora cercato di riprendere in mano la mia vita, la mia famiglia». E Nuvola lo dice tutto d’un fiato: «Adesso faccio la mamma, senza più sacrificare i miei bambini, senza più avere il terrore che la babysitter mi molli nei momenti più difficili». E ricorda: «Penso ai pomeriggi in cui me li sono portati in negozio con la febbre, tutti i sabati sempre al lavoro con orario continuato: ora ho un grande privilegio ed è quello di condividere il tempo con la mia famiglia».

Nel tempo libero «leggo, vado al cinema, studio l’inglese: ne ho bisogno – ride –. Frequento un corso serale con altri stranieri: nuovi amici con cui vado a fare shopping, a fiere, a incontri». Ma non solo: «Faccio volontariato a scuola di Cloyd e Oliver, oltre ad aiutare in una libreria: riordino gli scaffali, leggo favole e miglioro con la lingua».

E poi grandi passeggiate: «La natura che mi circonda è talmente imponente – racconta –. Anche se qui tutto ha distanze incredibili, siamo riusciti a organizzare la nostra vita alla nostra misura. Michael lavora a dieci minuti di distanza da casa, i bambini attraversano uno spazio verde e sono a scuola e io mi sento come dentro una nuova vita da provare». Un’altra storia da scrivere: «Quando ci penso mi dico che l’ho fatta grossa, che ho avuto un bel coraggio. Certo – aggiunge –, se ci fosse anche la mia famiglia, le mie più care amiche, la mia Sami, pezzo di cuore: in quel container avrei messo anche loro e se potessi esprimere un desiderio sarebbe proprio quello di imbarcare tutti su un aereo e averli qui, attorno al grande tavolo del soggiorno».

E il lavoro da parrucchiera? «Qui ci sono dei saloni che mi hanno contattata, ma per il momento mi prendo una pausa». In Val Seriana però l’insegna è sempre quella, «Nuvola», e un po’ fa effetto pensare alle sue clienti più fedeli, le amiche di sempre. Con qualcosa che proprio non rimpiange: «La burocrazia, i lunghi tempi, quel modo di fare all’italiana, sempre complicato e poco trasparente. Qui c’è attenzione verso il prossimo e le leggi valgono per tutti, i servizi sono efficienti e molto pratici. Abbiamo allacciato la corrente della nostra nuova casa con una telefonata». Guarda al futuro con serenità: «Per i miei figli, che ogni tanto neppure capisco quando parlano in slang – ride –, ma che amano ancora ascoltare la loro mamma che continua con il suo italiano e il suo accento bergamasco». Quell’insegna ad Albino vale una vita, ora la seconda è nell’immensità dell’Ohio.

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