Samba e tango, gol e infortuni
Ma è il mondiale dei portieri

di Franco Zuccalà

Mondiale romanzesco: tango, samba, infortuni, emozioni, miracoli. Con l’addio di Neymar e Di Maria, si è allungata la lista degli assi «eliminati» dalla corsa iridata, che si sta rivelando un massacro sul piano fisico per tutti.

Mondiale romanzesco: tango, samba, infortuni, emozioni, miracoli. Con l’addio di Neymar e Di Maria, si è allungata la lista degli assi «eliminati» dalla corsa iridata, che si sta rivelando un massacro sul piano fisico per tutti: fisicamente hanno resistito maggiormente i tedeschi e gli olandesi, cioè (stranamente, viste le condizioni ambientali) gli europei.

Doveva essere la festa degli attaccanti ma, finita la fase a gironi, sono terminati pure i gol (cinque in quattro partite nei quarti) e i protagonisti sono diventati i difensori: reti e miracoli.

Abbiamo visto andare a segno Thiago Silva, David Luiz, Hummels. Poi è venuto il tempo dei portieri: Neuer è stato il tuttofare prodigio della Germania (che con lui fuori porta ha giocato in…dodici); Julio Cesar ha salvato il Brasile da situazioni imbarazzanti (vedi i rigori parati contro il Cile); Navas ha fatto i numeri portando ai penalties il Costarica contro i «tulipani».

Ma il massimo è stato il portiere olandese Krul, che gioca nel Carlisle United, in Inghilterra. Krull (26 anni) è riserva di Cillessen (25 anni), nella Nazionale olandese: ha scritto una pagina indelebile nella storia del calcio, insieme con il tecnico Van Gaal. Quest’ultimo, in vista dei rigori che avrebbero determinato il passaggio alle semifinali, lo ha fatto entrare a pochi secondi dal termine del secondo tempo supplementare, proprio per la sua abilità nel neutralizzare i penalties.

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