Case popolari, aumentano gli affitti
I sindacati degli inquilini scendono in campo

Sunia, Sicet e Uniat Bergamo, i sindacati degli inquilini, protestano per l’aumento degli affitti delle case popolari. «Il problema non è risolto» dicono, e si apprestano ad una nuova protesta indetta per mercoledì 4 giugno dalle 10 alle 12, davanti agli uffici della Regione Lombardia in via XX Settembre a Bergamo, dove si terrà un presidio. Secondo i sindacati «la Regione ignora le proteste di inquilini e di molte amministrazioni comunali e non si rende disponibile a modificare la legge» .«La preoccupazione degli inquilini per gli aumenti degli affitti provocati dall’applicazione della nuova legge regionale - prosegue la nota dei sindacati - è condivisa nella nostra Regione anche da molte amministrazioni comunali. Per quanto riguarda la nostra provincia, il Comune di Bergamo ha espresso in più occasioni, sia sulla stampa locale che con un ordine del giorno inviato alla Regione, la propria preoccupazione per la pesante ricaduta che i nuovi affitti avranno sulle condizioni economiche delle famiglie degli assegnatari. Negli ultimi giorni altri comuni, come Treviglio e Dalmine, si sono aggiunti alla protesta con richieste di modifiche della legge e altri ancora si aggiungeranno. Nonostante le proteste che arrivano dagli inquilini e dalle amministrazioni comunali la Regione non intende modificare la legge». In particolare i sindacati chiedono: una modifica dei criteri di calcolo dei canoni che garantisca affitti proporzionati alle condizioni economiche delle famiglie; regole contrattuali coerenti con le finalità sociali degli alloggi; trasparenza sui costi e sui contratti di fornitura per i servizi condominiali:(riscaldamento, manutenzione aree verdi, ascensori, impianti elettrici, ecc.; la riforma delle Aler e del sistema di gestione degli alloggi comunali; finanziamenti regionali adeguati per la manutenzione e riqualificazione degli alloggi, per la costruzione di nuove case popolari. (03/06/2008)

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