Associazione Libera denuncia:
Bergamo nella mafia fino al collo

Bergamo è dentro fino al collo nella mafia. L'allarme è dell'Associazione Libera che, in un convegno organizzato con l'Università di Bergamo e Legambiente, ha presentato la «Carovana antimafia» che approderà a Bergamo venerdì 13 novembre fermandosi per una settimana.

La relazione di Rocco Artifoni, coordinatore provinciale dell'Associazione Libera, parla dell'infiltrazione nella nostra provincia di tutte le mafie possibili e immaginabili, nessuna esclusa, con la prevalenza della ndrangheta tra quelle italiane e della cinese e russa tra quelle internazionali.

Organizzazioni malavitose che operano principalmente nel settore della droga, delle armi, della prostituzione e delle ecomafie. Ormai siamo alla terza generazione mafiosa. Ovvero la mafia è diventata un'impresa che agisce liberamente sul terrotorio. Il cavallo di Troia sono le aziende di movimento terra perché non sono minimamente controllate.

La direzione distrettuale antimafia, che ingloba le provincie di Bergamo, Brescia, Mantova e Cremona, ha comunicato che dal luglio 2008 ci sono pendenti 171 processi con implicazioni mafiose e 2.633 persone sono indagate. Più o meno un quarto sono le cifre che riguardano Bergamo. La direzione distrettuale antimafia ha altresì sottolineato che c'è stato un aumento della criminalità organizzata ma che gli organici delle forze per contrastarla sono stati ridotti.

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