Il BancoPosta va in tilt
E i conti deposito vanno in rosso

Migliaia di euro spariti, il conto «in rosso» e impossibilità di pagare con il bancomat o prelevare contanti. Una situazione che ieri ha fatto venire i sudori freddi a molti correntisti di Banco Posta in diverse zone d’Italia e anche nella Bergamasca: emblematico il caso segnalato da una casalinga di Bagnatica che non solo si è vista scomparire dal bancomat 3.700 euro in un colpo solo, ma si è trovata addirittura con debito di 121 euro.


Poste Italiane ha comunicato che «in seguito ad un’anomalia contabile alcune transazioni effettuate recentemente con la carta postamat potrebbero aver generato un addebito superiore a quello effettivo» e nel tardo pomeriggio ha annunciato di aver ripristinato il programma informatico che gestisce le operazioni di prelievo e pagamento: tutti gli addebiti fantasma, dunque, saranno annullati e i correntisti ritroveranno i soldi al loro posto.

Poste Italiane ha anche annunciato che invierà una lettera in cui sarà confermato il saldo contabile corretto. Una casalinga di Bagnatica, Maria Augusta Agazzi di 55 anni, ha raccontato: «Sono andata in farmacia a Costa Mezzate verso le 10,30 per acquistare dei medicinali e non sono riuscita a pagare col bancomat: sul pos è comparso per ben due volte il messaggio "transazione negata". Così andata all’ufficio postale per chiedere informazioni e ho scoperto che dal mio conto erano spariti 3.700 euro e che avevo addirittura un debito di 121 euro».


Una nota di Poste Italiane ha annunciato di aver «provveduto al ripristino del regolare funzionamento del software che gestisce le operazioni di prelievo e pagamento con la carta Postamat», aggiungendo che «le anomalie riscontrate sulle transazioni sono derivate dall’aggiornamento della piattaforma tecnologica».

Nei prossimi giorni invierà una lettera alla clientela in cui sarà confermato il ripristino del saldo contabile corretto».
Nel frattempo la vicenda è finita anche in Parlamento: gli onorevoli bergamaschi Giacomo Stucchi, Ettore Pirovano, Nunziante Consiglio e Pierguido Vanalli hanno infatti presentato un’interrogazione al ministro dello Sviluppo economico per chiedergli «quali misure intenda intraprendere al fine di tutelare i correntisti di Poste Italiane con il tempestivo ripristino dei corretti saldi ed evitare il ripetersi di simili disagi ai cittadini».

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