Basta passati e minestrine
Di Vittorio i vassoi del policlinico

Al policlinico San marco di Zingonia si apre un’altra era per coniugare il gusto del mangiare bene con la necessità di una sana alimentazione: l'ospedale ha siglato un contratto  con la società di ristorazione collettiva Vi.Co.Ok. di Ambivere, dietro la quale si nasconde «Da Vittorio».

Al policlinico San Marco di Zingonia si è aperta un’altra era per coniugare il gusto del mangiare bene con la necessità di una sana alimentazione: l'ospedale diretto da Francesco Galli ha infatti siglato un contratto (annuale, e rinnovabile) con la società di ristorazione collettiva Vi.Co.Ok. di Ambivere, dietro la quale si «nasconde» un nome bergamasco dell’empireo della cucina: quello di «Da Vittorio», il ristorante della famiglia Cerea, che proprio in questi giorni ha conquistato la terza stella Michelin.

«Sì - spiega Enrico Cerea - , la Vi.Co.Ok. è una società di ristorazione collettiva di cui facciamo parte (l’altro socio è l’amico e "collega cuoco" Corrado Leoni, ndr.): siamo davvero molto contenti di poter portare una ventata di novità nell’ambito della ristorazione ospedaliera, dopo alcune esperienze in cui ci siamo già testati nella ristorazione per case di riposo. Senza dubbio si tratta di un accordo innovativo: in ospedale si bada di certo al cibo dal punto di vista della salute, ma, diciamolo schiettamente, si tende a trascurare la "gola", la soddisfazione del palato. Ecco, da martedì stiamo provando a mettere un po’ di "gusto" in ciò che si deve mangiare per stare bene».

Non ci si aspetti però che al policlinico San Marco di Zingonia arrivino ai pazienti ricoverati tartine di caviale o foie gras, perché, come spiega Chicco Cerea, la Vi.Co.Ok., nel suo accordo con l'ospedale di Zingonia assicura la sua competenza nel campo della ristorazione, ma si attiene strettamente alle indicazioni fornite nella consulenza della dietista.

«Puntiamo come impegno preciso alla qualità dei prodotti utilizzati per la preparazione dei pasti; verificheremo e cureremo tutta la filiera dei prodotti base, che dovranno essere naturali e del territorio – sottolinea Chicco Cerea –. Ma condiamo con fantasia e originalità le indicazioni che ci vengono fornite sulle singole tipologie dei malati, secondo quanto precisato dalla dietista. Insomma, speriamo di riuscire a regalare a tutti i degenti momenti di soddisfazione».

Perché il momento del pasto dev’essere anche occasione di gratificazione. «Ed è per questo che abbiamo deciso di attivare questo accordo con Vi.Co.Ok., che conta sul prestigioso apporto della famiglia Cerea – sottolinea Francesco Galli, amministratore delegato del Policlinico San Marco, Gruppo ospedaliero San Donato –. Il contratto stipulato vuole essere anche un segno di rispetto verso il malato. Va precisato che il servizio di ristorazione non produrrà pasti all’esterno, ma, con il personale interno della nostra azienda e l’apporto dei consulenti e addetti di Vi.Co.Ok., il cibo verrà lavorato e preparato all’interno della nostra mensa».

Al self service possono accedere anche i parenti dei degenti, e il costo di un pasto varierà tra i 6 e gli 8 euro. L’intero appalto del servizio ristorazione, annuale, è di 450 mila euro.

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