In autostrada a 150 all'ora
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Aumentare a 150 all'ora i limiti di velocità in autostrada, ma solo nei tratti a tre corsie dove è in funzione il sistema tutor, che misura la velocità me­dia delle autovetture. E' la proposta della Lega, presentata sotto forma di emendamento al disegno di legge che azzera il livello di al­col nel sangue per i neopaten­tati e che potrebbe introdurre il divieto di fumo per chi è al volante. In teoria, già oggi il codice della strada consente alle società che ge­stiscono le autostrade di alza­re il limite fino ai 150 orari nei tratti meno pericolosi, me­no trafficati e con incidenti in calo negli ultimi cinque anni, ma finora nes­suno ha colto questa opportu­nità.

La norma è stata scritta dal senatore Roberto Mura con il collega Piergiorgio Stiffoni. Il timore è che innalzare il limite di velocità possa aumentare gli incidenti, ma i senatori spiegano che i pe­ricoli maggiori ci sono quan­do sulla stessa strada qualcu­no va piano e qualcuno va for­te. Alzando il limite e grazie all'utilizzo dei cruise control, che fissano la velocità di cro­ciera, si avrebbe invece un flusso co­stante che farebbe risparmiare tem­po e aumentare la sicurezza.

Nei tratti dove è in funzione (come sulla A4), il tutor ha ri­dotto gli incidenti del 19 per cento e la mortalità del 51 per cento. C'è poi un'altra ragione che fa salire le quota­zioni dei 150. Se obbligate per legge, le società che gesti­scono le autostrade non solo non potrebbero rifiutarsi di alzare il limite, ma sarebbero molto più tranquille perché la responsabilità non sarebbe più loro ma dello Stato. Ma subito sono arrivate le critiche. Giordano Biserni, presidente dell'Associazione amici della polizia stradale, avverte: «Quando si aumenta la velocità aumentano anche gli incidenti, è matematico. I 150 all'ora sono pericolosi e non farebbero nemmeno ri­sparmiare tempo. Con più in­cidenti ci sarebbero anche più code».

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