Imprenditore di Bossico
muore nel traforo del Frejus

Un giovane imprenditore di Bossico è morto in Francia nella notte tra il 4 e il 5 dicembre mentre lavorava ad opere di manutenzione all'interno del traforo del Frejus con alcuni operai di Costa Volpino e di Piancamuno. Sergio Lavezzi, questo il suo nome, aveva 37 anni ed era titolare di un'impresa di carpenteria in ferro: secondo quanto è stato possibile sapere dalle autorità francesi sarebbe caduto da un trabattello o da un ponteggio.

La salma soltanto oggi, martedì, dopo una lunga trafila burocratica ha potuto fare rientro nell'abitazione dell'Alto Sebino. Per questo i familiari hanno deciso di attendere qualche giorno prima di far sapere cosa era accaduto.

Sergio Lavezzi era partito da Bossico due settimane fa e aveva iniziato a lavorare: la manutenzione all'interno del tunnel viene eseguita soltanto nelle notti del fine settimana, quando il traffico è meno intenso. Alle 3,30 di sabato era ancora al lavoro all'interno della galleria: è stato allora che si è verificato l'infortunio che gli ha tolto la vita.

La dinamica è comunque ancora incerta perché la ricostruzione di quanto accaduto è in mano alle autorità francesi e i familiari fanno fatica a trovare testimoni in grado di fornire indicazioni esatte e precise: sembrerebbe che prima di cadere fosse stato violentemente colpito al capo da una trave.

Trasferito d'urgenza all'ospedale di Grenoble, ha lottato tra la vita e la morte per quasi cinque giorni: è morto mercoledì della scorsa settimana nonostante il delicato intervento chirurgico a cui è stato sottoposto. I funerali dell'imprenditore saranno celebrati giovedì alle 15.

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