Seriate: Premio bontà Capelli
Cuore d'oro a genitori adottivi

«Un grande esempio per tutti». È la sintesi della motivazione che accompagna la consegna del Premio della bontà Notte di Natale Famiglia Capelli a Fernanda Colombi e Pietro - ma tutti lo conoscono come Lucio - Piazzoli, due coniugi che, già genitori, hanno anche adottato due ragazzi con problemi, allargando così la propria famiglia, all’insegna dell’accoglienza.

Sono sposati dal 1984 e nel 1988 è «scattata» la prima adozione: Samuel, un bambino, allora, di 17 mesi, con problemi. Samuel che purtroppo è morto 5 mesi fa, il 19 luglio, in un incidente con la moto. Dopo Samuel, nella casa di Fernanda e Lucio sono nati Lorenzo, nel 1992, e Guglielmo, nel 1997.

Nel 1998 è arrivata l’adozione di Claudio, un bimbo di un anno, allora, con la sindrome di Down. «Ci siamo rimessi in gioco, viste l’esperienza già fatta – spiegano papà e mamma – coinvolgendo anche i nostri figli che hanno accolto con favore l’idea di allargare la famiglia». Mamma Fernanda è insegnante di musica e cantante, papà Lucio lavora in banca: si possono immaginare le difficoltà che, come per tutti, si incontrano a tirar su una famiglia numerosa. Più duro, però – spiega papà Lucio – «mettersi in relazione con il vissuto precedente dei bambini accolti, con la loro storia, aiutandoli a diventare grandi».

A Fernanda e Lucio è stato consegnato il «Cuore d’oro» in memoria del commendator Dino Capelli, fondatore del premio, giunto ormai alla 42ª edizione. La cerimonia si è svolta sabato 19 dicembre, al Cineteatro Gavazzeni di Seriate. Giovanna e Mariangela Capelli, con il sindaco di Seriate Silvana Santisi Saita, hanno consegnato altri tre riconoscimenti, secondo l’organizzazione del Premio della bontà.

La «Stella d’oro», in memoria dell’aviere scelto Gianni Capelli è stata consegnata al gruppo volontari Acli di Seriate, per l’aiuto verso bisognosi e anziani; la «Rosa d’oro», in memoria dei coniugi Maria e Angelo Capelli, è andata a Rosa Alborghetti, per il suo impegno di volontariato; la «Penna d’oro» in memoria dell’alpino Gerolamo Piacezzi è andata invece all’Associazione nazionale alpini di Bergamo, da sempre in prima fila per attività di utilità sociale e nel soccorso di popolazioni colpite da calamità.

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