Il vescovo alla veglia di Natale
«Testimoniamo amore, non paura»

«Non temete questa sorpresa che viene dal Cielo, non abbiate paura di Gesù che viene in mezzo a noi mentre facciamo la guardia alla nostra vita». Nell’omelia pronunciata dal vescovo, monsignor Francesco Beschi, durante la veglia della notte, l’immagine evangelica sulla quale si è soffermato è quella dei pastori, raggiunti dall’annuncio degli angeli mentre facevano la guardia al loro gregge. Da qui l’accostamento con la nostra vita quotidiana.

«Siamo qui perché è risuonato per noi l’annuncio del Natale, mentre stiamo facendo il nostro mestiere, il mestiere di vivere». Nelle parole del vescovo la nostra vita, quella di pastori, guardiani, attenti e un po’intimoriti. «Facciamo la guardia alla nostra vita - ha detto - perché abbiamo paura che la vita ci scappi dalle mani: temiamo ci sfuggano di mano il lavoro, gli affetti, i soldi, la salute. Temiamo che qualcuno ci strappi la nostra sicurezza, temiamo gli sconosciuti, gli estranei, i vicini, perché noi vogliamo difenderla. In noi cresce talvolta un timore generalizzato paralizzante e qualche volta violento».

L’invito poi alla speranza: «Nella nostra vita testimoniamo non la nostra forza, ma il superamento della paura, dell’amore che si è manifestato e ci riscatta dalla disperazione». Nella cattedrale, gremita di persone, la Messa solenne è stata preceduta da una veglia di preghiera, nella quale sono stati letti alcuni brani della lettera del vescovo alle famiglie. L’augurio finale di monsignor Beschi è andato in modo particolare alle persone sofferenti, che vivono momenti di fatica e di prova.
Monica Gherardi

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