Scendono i prezzi delle case
Anche gli affitti calano dell'8%

Scendono ancora i prezzi medi delle compravendite immobiliari nel 2009 rispetto all’anno precedente. Secondo il report dell’Osservatorio previsionale Fiaip Bergamo 2009, presentato lunedì 28 dicembre, le compravendite immobiliari fanno registrare un andamento medio dei prezzi in calo del 9,25% per le abitazioni. Sono sempre di più, inoltre, gli italiani (65%, +22% rispetto al 2008) che nel 2009 hanno acceso un mutuo per acquistare la casa, mentre diminuiscono gli extracomunitari (83%, -12% rispetto al 2008).

Le previsioni per il 2010 indicano un miglioramento per le compravendite ad uso residenziale, con particolare attenzione alle aree centrali della città, mentre nelle zone semicentrali e periferiche il mercato potrebbe mantenersi sostanzialmente stazionario. Aumentano invece le richieste degli affitti ad uso abitativo. Viene rilevata nel il 2009 una riduzione dell’interesse per gli alloggi usati a favore del residenziale di nuova costruzione.

Ma quali sono gli immobili più ricercati? I bergamaschi apprezzano sempre di più i trilocali e bilocali, semicentrali ed in buono stato. Dai risultati dell’indagine Fiaip si rileva infatti come le unità residenziali maggiormente compravendute sono per un 39% trilocali (soggiorno/cottura – 2 camere – servizi) e un 35% bilocali (miniappartamenti). Scarso l’appeal del monolocale, tipologia poco presente a Bergamo. L’ubicazione è prevalentemente posta in zone semicentrali e lo stato di conservazione che prevale è di alloggi in buono stato (57%), seguito dalle abitazioni di nuova costruzione (28%).

Per quanto riguarda gli affitti, il mercato delle locazione vede un rallentamento dei prezzi: si tratta di una flessione dell’8% per il comparto abitativo, mentre per il commerciale la diminuzione é valutata attorno al 20%. Rispetto al 2008 il mercato delle locazioni indica, per il comparto residenziale, un aumento della domanda dovuta alla difficoltà ad accedere ai mutui per acquisto, un’offerta di immobili che rimane stazionaria, con un decremento del numero dei contratti (-9,5%) dovuto alla lentezza nell’adeguarsi al plafonamento dei canoni da parte dei proprietari-locatori.
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