Valbondione-Gromo-Gandellino
Una pista ciclopedonale di 12 km

Valbondione, Gromo e Gandellino insieme per predisporre una pista ciclo - pedonale che, con un tracciato di circa 12 chilometri , è destinata ad unire i tre paesi. Tra Gandellino e Valbondione esiste già un tracciato, che deve essere tuttavia sistemato e in parte modificato, mentre da Gromo a Gandellino si deve provvedere a realizzarlo ex novo. L’iniziativa per attuare questo ambizioso progetto, per altro già finanziato con 900 mila euro su una spesa preventivata di un milione di euro,è stata presa dal sindaco di Valbondione, Benvenuto Morandi.

”Per attuare tutto il percorso - dice -, mi sono consultato con il sindaco di Gandellino, Tobia Sighillini, e con quello di Gromo, Luigi Santus. La proposta è stata accettata e quindi abbiamo messo in comune i 500 mila euro assegnati a Valbondione dalla Regione, cercando, al contempo, nuovi finanziamenti. Siamo stati premiati: 300 mila euro ci sono stati assegnati dalla Provincia, 100 mila dalla Comunità montana e la rimanente somma di 100 mila euro è stata stanziata nei bilanci dei tre comuni ( circa 34 mila euro a testa). Per questa pista andremo dunque a spendere un milione di euro, con un carico minimo per le tre amministrazioni comunali”.

Il tracciato si snoda per la quasi totalità lungo la sponda sinistra del Serio, per poco più di tre chilometri. Un ambiente caratterizzato da boschi, cascinali e segni di manufatti che un tempo caratterizzavano la vita e l’economia di Gromo : l’imbocco di un’antica miniera, i ruderi di un mulino. La pista avrà la larghezza di metri 2,50 e sarà asfaltata. Avrà inizio a Gromo, nei pressi del Parco Fucine di Pranzera e, raggiunto il Ponte Tinella, lo attraverserà per scendere al “Mulino” e da lì proseguire fino a Gandellino, seguendo in buona parte un sentiero già esistente. Punto d’arrivo la chiesa parrocchiale di San Martino vescovo. Da Gandellino poi, pedoni e ciclisti potranno raggiungere Valbondione seguendo la pista ciclabile già tracciata, nove chilometri, ma che dovrà essere sistemata , modificata e asfaltata.

Lungo questo secondo tratto del tracciato chi lo percorrerà potrà ammirare i ruderi del Forno di Gavazzo, dove veniva fuso il minerale ferroso proveniente dalle miniere della Manina, del Brunone e di Vigna Soliva. Sarà poi possibile, da Valbondione, seguendo in parte la sterrata per il Curò, portarsi ai piedi della Cascata del Serio e a Maslana.

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