Il Vescovo: Il pane buttato,
segno di una società in crisi

I quintali di pane buttati a Milano ogni giorno fanno discutere anche a Bergamo. Il vescovo mons. Francesco Beschi, nell'omelia della Messa dell'Epifania, ne ha parlato: «La crisi economica non è frutto del caso - ha detto -. Camminando senza un’etica veramente umana, economia, scienza e tecnica portano l’uomo a smarrirsi. Ha molto colpito la notizia che ogni giorno a Milano vengono buttati 180 quintali di pane. E siamo tentati di rispondere: cosa possiamo fare di fronte a un altro segno della società in crisi? Bisogna seguire la stella dell’etica umana, mettendoci in viaggio come i Re Magi. Senza valori non si costruisce la società e ciò che fa l’uomo sono i valori».

Nella bergamasca, comunque, si può essere decisamente più soddisfatti che a Milano. In questi ultimi due anni, infatti, gli avanzi delle panetterie artigianali sono stati dimezzati: dal 10% dei primi mesi del 2008 ora il pane prodotto che resta nelle ceste dei negozi a fine giornata è poco meno del 5%. Mediamente, considerando un anno intero di vendita del 2009 appena concluso, si tratta di circa 4 Kg di pane al giorno a negozio. Considerando il costo di vendita a 2.80 al Kg del pane il mancato incasso è di 9 euro al giorno per un totale annuo di 2.600 euro a negozio.

Un dato incoraggiante rispetto all’ingente spreco quotidiano di soli due anni fa che andava a produrre circa 15mila chili di pane avanzato in tutta la provincia per un valore complessivo di 48mila euro.

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