Un bergamasco a Rosarno
con Medici senza frontiere

C'è un team di Medici senza frontiere, l'associazione che si occupa di assistenza sanitaria agli extracomunitari, nella pina di Gioiatauro. Si tratta di otto operatori che stanno verificando la situazione sanitaria della struttura, di cui proprio in queste ore si sta predisponendo lo sgombro. Tra loro c'è anche un bergamasco. «Siamo qui - spiega l'addetto stampa Giorgio Contessi, giornalista originario di Lovere - nell'ambito di un progetto di assistenza ai lavoratori stagionali. Nel mese di dicembre abbiamo distribuito kit di medicinali fra gli ospiti della struttura. Siamo pronti a fornire l'assistenza medica necessaria per quanti ne avessero bisogno».

Contessi racconta lo stato di degrado in cui vivono gli stagionali: «Gli immigrati arrivano in Italia sani, ma si ammalano a causa dei luoghi insani in cui sono costretti a vivere e per la mancanza di cibo e acqua. Le malattie principali sono quelle osteoarticolari, dell'apparato respiratorio, del cavo orale, gastroenteriti e dermatiti. Noi forniamo un kit che è principalmente composto da sapone, secchi, taniche vuote e coperte: sembra una cosa banale ma può risolvere molti problemi».

Leggi sull'Eco di lunedì 11 gennaio l'intervista a Giorgio Contessi


Medici Senza Frontiere nelle scorse settimane ha avviato un progetto di assistenza medico-sanitaria nella Piana di Gioia Tauro dove sono presenti numerosi immigrati per lavorare nella raccolta degli agrumi. MSF lavora con i migranti impegnati come lavoratori stagionali in Sud Italia dal 2003. L’attuale progetto nella Piana di Gioia Tauro è stato avviato il 15 dicembre 2009. Le équipe di MSF, tramite una clinica mobile, forniscono assistenza sanitaria ai migranti che lavorano nei campi e si adoperano al fine di migliorare il loro accesso al servizio sanitario nazionale.

Fra il 19 e il 23 dicembre una ventina di volontari di MSF supportati da alcuni volontari di altre associazioni locali, hanno distribuito kit igienico-sanitari a 2mila persone per alleviare le sofferenze provocate dalle drammatiche condizioni di vita e di lavoro, rese ancora peggiori dal freddo di questa stagione. La distribuzione è avvenuta in particolare nei siti di Fabbrica, Rognetta, Collina e Collina 2, nei comuni di Rosarno, Gioia Tauro e Rizziconi, dove vi è la maggior concentrazione di immigrati che vivono in condizioni drammatiche, in fabbriche abbandonate e in edifici senza elettricità e in alcuni casi senza acqua.

È il caso dell’ex stabilimento “La Rognetta” a Rosarno, l’oleificio dismesso a Gioia Tauro e i casolari nella campagne di Rizziconi, chiamati “Collina” e “Collina2”. Le condizioni di vita degradanti cui sono sottoposti i migranti impegnati come lavoratori stagionali, in maggioranza africani, hanno un serio impatto sulla loro salute, causando infezioni respiratorie, problemi osteo-muscolari e gastroenterici. MSF ha ripetutamente contattato le autorità nelle regioni dove ha lavorato in questi anni, incluse le autorità in Calabria, per sottolineare la grave situazione umanitaria e i bisogni dei lavoratori migranti che vivono in Italia e la necessità di prendere provvedimenti urgenti per migliorare la loro situazione. Guarda il video girato da Contessi

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