Coldiretti: «Etichette obbligatorie
contro le frodi alimentari»

Per debellare il fenomeno in costante aumento delle frodi e delle sofisticazioni dei cibi è di fondamentale importanza rendere obbligatoria l’indicazione dell’origine di tutti gli alimenti, con etichette chiare e facilmente leggibili per i consumatori. E' quanto afferma la Coldiretti bergamasca nell'esprimere apprezzamento per le operazioni condotte dalla Guardia costiera di Genova che hanno portato al sequestro in un deposito all'ingrosso di Azzano San Paolo di pesce con etichette errate e ingannevoli indicanti specie più pregiate, più diffuse e meglio conosciute sul mercato.

«Negli ultimi mesi i reati di frode e sofisticazione alimentare sono purtroppo notevolmente aumentati, - sottolinea il presidente della Coldiretti di Bergamo Giancarlo Colombi - . Si tratta un crimine particolarmente odioso in tempi di crisi perché colpisce soprattutto quanti, per la ridotta capacità di spesa, sono costretti a risparmiare sugli acquisti di alimenti. Serve tolleranza zero nei confronti di un doppio inganno a danno dei consumatori e degli agricoltori impegnati nel garantire la qualità di un prodotto unico ed inimitabile».

La Coldiretti evidenzia che a livello nazionale nel 2008 il valore dei cibi e delle bevande sequestrate dai carabinieri dei NAS ha raggiunto un totale di quasi 159 milioni di euro. I settori maggiormente interessati dalle frodi sono quelli delle carni e degli allevamenti col 32 per cento, delle conserve alimentari con il 31 per cento del valore sequestrato, dei vini e degli alcolici con il 16 per cento, del latte e derivati con l'11 per cento e della ristorazione con l'uno per cento del valore sequestrato.

Ecco i cibi con l'indicazione di provenienza sull'etichetta: carne di pollo e derivati, carne bovina, frutta e verdura fresche, uova, miele, passata di pomodoro, latte fresco, pesce, olio extravergine di oliva.

Cibi senza indicazione: pasta, carne di maiale e salumi, carne di coniglio, frutta e verdura trasformata, derivati del pomodoro diversi da passata, latte a lunga conservazione, formaggi non dop, derivati dei cereali (pane, pasta), carne di pecora e agnello.

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