«Nel nostro cuore è sceso il gelo
Beppe, continua a starci accanto»

«Ciao Beppe, hai saputo regalarci un sorriso, continua a starci accanto». Dopo queste parole, pronunciate in chiesa da una zia di Giuseppe Saitta, è scrosciato un applauso tra le moltissime persone che mercoledì 20 gennaio hanno partecipato ai funerali del ventenne rimasto ucciso con altri due amici in un incidente a Comun Nuovo sabato scorso.

Nella chiesa parrocchiale di Osio Sotto si è radunato tutto il paese: i primi ad arrivare sono stati gli amici, che hanno appeso uno striscione fuori dalla chiesa con la scritta «Rimmarrai per sempre nei nostri cuori, ti vogliamo bene». Attaccati allo striscione tante foto e pensieri, ricordi e lettere che i compagni di squadra della Fulgor Canonica, i colleghi di lavoro, gli amici di sempre gli hanno voluto dedicare. Posata a terra c'è anche una maglia del Catania, la città d'origine della famiglia Saitta.

Gruppi di ragazzi si sono abbracciati commossi, un'amica ha aspettato l'arrivo della bara per posare uno dei tantissimi mazzi di rose bianche che hanno riempito la chiesa. E tante rose bianche hanno portato anche i compagni di classe del fratello più piccolo di Giuseppe, Michael di 13 anni. La bara, portata a spalla dai parenti arrivati dalla Sicilia, ha fatto il suo ingresso in chiesa circondata da un fiume di persone e di fiori.

Giuseppe Saitta viveva in via Don Minzoni con il papà Salvo, 45 anni, che lavora in una carrozzeria, la mamma Daniela, casalinga e i fratelli Samantha di 26 anni, Anthony di 24, Desirè 17 e l'ultimo Michael, di 13 anni. Insieme ai familiari distrutti dal dolore sono arrivate anche tante persone che non conoscevano Giuseppe ma hanno voluto esserci per unirsi al dolore di tutta la comunità.

La cerimonia è stata celebrata dal curato don Serafino Tomasoni e concelebrata da don Gianantonio Bolis. «Siamo increduli di fronte al fatto che Giuseppe non c'è più - ha detto il curato nell'omelia - nel nostro cuore è sceso il gelo, sentiamo un grande vuoto. In questi giorni, guardando le sue foto, ci colpiscono i suoi occhi pieni di vita ed è difficile pensare che si siano chiusi per sempre. Ma l'affetto e il legame che Beppe aveva con tutti noi non si è spezzato, anzi continua anche ora. In questo momento dobbiamo trovare conforto nella fede».

I compagni di squadra hanno messo il cappellino della Fulgor Canonica sulla bara. Tantissimi i fiori che hanno riempito l'altare: sono degli amici di Levate, di Osio, di Canonica, dei parenti arrivati dalla Sicilia, delle società di calcio. Al termine della cerimonia un lungo corteo funebre ha accompagnato la bara al cimitero del paese, dove è stata sepolta.

Questo pomeriggio alle 15 nella chiesa parrocchiale di Levate saranno celebrati i funerali degli altri due giovani morti nell'incidente: Fabio Asperti e Dario Bonacina.

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