I parenti delle vittime di violenza
«Giustizia, pene più severe»

Davanti al tribunale dove venerdì 22 gennaio è stato condannato a 7 anni il ventisettenne di Grassobbio che ha accoltellato un ragazzo c'è stato un presidio dell'Associazioni italiana vittime della violenza con persone provenienti da varie città della Lombardia. Tra i parenti delle persone vittime di omicidio c'erano anche i fratelli Algeri, la sorella dei quali venne uccisa a Valbondione dal marito nel 2002.

L'Associazione si propone di tutelare i diritti delle vittime di violenza e dei parenti delle stesse e di fornire loro assistenza morale, psicologica e legale. In particolare, sta attuando una campagna di sensibilizzazione per sostenere proposte di legge che prevedano pene più severe, e soprattutto la certezza della pena, per chi si macchia di un crimine così grave.  

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