Cronaca / Bergamo Città
Sabato 23 Gennaio 2010
Carnevali: «Mendicanti da aiutare
per non consegnarli alla malavita»
«Egregio sindaco e signori assessori Leonio Callioni e Cristian Invernizzi, nella nostra città quotidianamente vengono offerti circa 400 pasti giornalieri tra il Nuovo Albergo Popolare, i Frati Capuccini, la Caritas e la mensa alla stazione-Patronato. Nel territorio di Bergamo (inteso come Ambito) ci sono tra gli 80/90 posti di prima accoglienza notturna per chi è senza dimora, quasi sempre senza lavoro e non poche volte nel circuito della povertà e grave marginalità da tempo».
«Non desidero entrare nel merito di "cosa" abbiamo fatto quando amministravamo la città per cercare di affrontare questo problema. Abbiamo però agito con una forte consapevolezza: quella di non consegnare solo all’associazionismo questa responsabilità! (al di là dei contributi alle associazioni del settore sociale rimasti uguali anche con il cambio amministrativo). Il punto di vista non vuole essere rivendicativo, ma di confronto nel merito di due "passaggi" chiave contenuti nella vostra lettera a don Claudio Visconti (Caritas) e don Fausto Resmini (Patronato)».
«L’idea che "forzando la mano" si favorisca l’accesso ai servizi e che come amministratori pubblici avete il "dovere di elaborare in piena responsabilità un progetto che comprenda anche forme di pressione affinché gli obbiettivi che ci siamo posti vengano conseguiti". Voglio ricordare ancora una volta che nella discussa ordinanza sull’accattonaggio non c’è l’ombra di un richiamo all’accompagnamento ai servizi. Mai citati, né tantomeno considerati come supporto per contrastare il ricorso alla questua.
«Stando alla vostra ordinanza, nessun vigile è tenuto ad accompagnare ai servizi comunali o del privato sociale chi vive in condizioni di indigenza. Se non c’è una volontà politica in questa direzione, il "giro di vite" sui mendicanti è destinato a fermarsi ad una mera operazione di immagine, del tutto inutile sul piano concreto. Caro sindaco, cari assessori, l’aumento delle richieste di aiuto di questi mesi non ha nulla a che fare con le sanzioni di una settimana fa: è il freddo, la fame, la difficoltà e spesso l’impossibilità di lavorare regolarmente e avere una casa o un luogo dove riprovare a rifarsi una vita. Per alcuni è il difficile e insidioso cammino per provare ad uscire dalla condizione di "cronicità"».
«Paradossalmente il "clima" che si può generare con un’azione solamente repressiva nei confronti dei mendicanti è di consegnare queste persone alla delinquenza organizzata e alla malavita. Lì sta il vero nemico da combattere, contrastare, debellare! Come amministratori abbiamo un altro grande onere: non contribuire all’idea che anche l’altra parte della città, quella della cruda e amara povertà, non ci appartenga e non ci riguardi».
Elena Carnevali, capogruppo Pd Comune di Bergamo
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