Smog: per la chiusura della città
Bergamo deciderà mercoledì

Per il dodicesimo giorno consecutivo, il valore limite delle polveri sottili - il famigerato Pm10 - a Bergamo è stato ampiamente superato. E la situazione sembra destinata ad aggravarsi. Rispetto al 2009 - dicono gli esperti - siamo partiti al galoppo. Sul banco degli imputati il traffico veicolare e anche la metereologia non pare dare un mano in questo periodo.

Nel dettaglio questi i valori del Pm10 (il limite è 50 microgrammi per metrocubo d'aria): Bergamo Meucci 77, Bergamo Garibaldi 91, Filago Centro 66, Lallio 75, Osio Sotto 55, Treviglio 76, Calusco 78.

Di fronte a questa situazione, questa mattina - martedì 26 gennaio - si è tenuto un vertice a Palazzo Frizzoni fra il sindaco e gli assessori competenti per stabilire le misure da adottare, ma la decisione definitiva se chiudere o meno la  città al traffico nella giornata di domenica 31 gennaio è rimandata ad un incontro in programma domattina, mercoledì 27 gennaio

«Stiamo aspettando le previsioni dell'Arpa per i prossimi giorni - ha detto l'assessore all'Ambiente, Massimmo Bandera -, in particolare quelle legate al vento che potrebbe darci una mano nel "pulire" l'aria. Diversamente dovremo adottare misure anche drastiche. Per parte nostra abbiamo comunque già chiesto l'apertura del tavolo di coordinamento della Regione che dovrà dare sue indicazioni in merito. Un provvedimento di chiusura deve in ogni caso essere concertato, non può interessare solo una città, ma anche i Comuni limitrofi e quindi tutti quelli dell'area critica, diversamente non si hanno particolari benefici, se non temporanei, nell'abbassamento dello smog».

Le previsioni dell'Arpa per mercoledì e giovedì danno condizioni favorevoli al ricircolo dell'aria, ma Palafrizzoni preferisce avere in mano il maggior numero di elementi possibili prima di decidere la chiusura al traffico della città. Da qui il vertice di domattina, in attesa anche disapere come intente muoversi la Regione Lombardia,

Se Bergamo piange, Milano non ride. Lunedì sera a Palazzo Marino sei esponenti del centrosinistra di Milano hanno deciso di restare fino a tarda notte nell'aula del consiglio comunale per perorare, con un'occupazione simbolica di palazzo municipale, la mobilitazione cittadina contro emergenza smog. Intanto è polemica anche sull'Ecopass che per alcuni è fallito, perché "inutile e vessatorio". Il Comune milanese ha annunciato l'intensificazione dei controlli sul rispetto delle norme nell'uso dei riscaldamenti, sia negli edifici pubblici sia in quelli privati.

Una proposta arriva dalla Lega Nord: circolazione a targhe alterne a Milano per tutto il mese di febbraio e chiusura sperimentale del centro alle auto a partire dal primo marzo: sono queste le ricette della Lega Nord per combattere lo smog nel capoluogo lombardo e che, tra sabato e domenica, saranno sottoposte a un'informale consultazione cittadina nei gazebo del Carroccio.

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