Per valorizzare il Sebino
l'unione dei Comuni fa la forza

Un'immagine unitaria del lago al di là dei confini provinciali. E un impegno ad azioni comuni sul versante della valorizzazione turistica ed ambientale. E' questa la direzione indicata dai sindaci di Iseo, Lovere, Pisogne e Sarnico che si sono incontrati nei giorni scorsi per una prima presa di contatto. A capo di altrettante liste civiche che si sono imposte nelle elezioni amministrative di giugno Franco Dometti (Sarnico), Giovanni Guizzetti (Lovere), Oscar Panigada (Pisogne) e Riccardo Venchiarutti (Iseo), hanno concordato di riunirsi periodicamente per consultarsi sui grandi temi comuni ai centri che si affacciano sul lago.

Un appuntamento che nelle intenzioni dei primi cittadini dovrebbe allargarsi anche agli altri centri che sorgono sul Sebino. «Sarnico - ha precisato il primo cittadino Franco Dometti - non può che essere entusiasta di questo primo incontro. Condividiamo molte delle esigenze dei paesi che, come il nostro, si affacciano sul lago, e in molti i casi anche le difficoltà. Perché quindi non unire le forze, specialmente guardando al settore trainante dell'economia delle nostre cittadine, ovvero il turismo. Credo che un'opera di valorizzazione congiunta, un'organizzazione comune di alcune manifestazioni, la divisione dei costi di kermesse organizzate in parallelo non possa fare che bene al Sebino e ai paesi che vi sorgono intorno. Fino ad ora le logiche campanilistiche si sono dimostrate inutili e vane. Forse ora è giunto il momento di unire le forze».

Una prima iniziativa che vedrà impegnati i quattro comuni è già in programma: infatti, in occasione della prima edizione del Festival dei laghi (la kermesse che Iseo organizzerà dal 24 maggio al 2 giugno per riunire sul Sebino tutti i laghi italiani) sarà allestita una mostra mercato dei prodotti tipici di tutti i paesi lacuali e sarà organizzato un fitto programma di appuntamenti culturali e di spettacolo che coinvolgeranno anche Sarnico, Lovere e Pisogne. Un ulteriore esempio saranno le visite guidate alle maggiori attrattive del territorio organizzate durante la kermesse: le ville Liberty di Sarnico, l'Accademia Tadini di Lovere, il Romanino di Pisogne, il Castello Oldofredi ed il centro storico di Iseo.

Già durante il primo incontro i primi cittadini dei quattro comuni hanno messo sul tavolo idee e progetti che nei prossimi mesi verranno condivisi anche con i sindaci degli altri comuni del lago. Quello che non dovrà più accadere, dicono i quattro primi cittadini, è che ogni centro vada per conto proprio: slegati da una visione comune e condivisa difficilmente si raggiungono risultati positivi.

Un'altra buona notizia per il Sebino arriva dalla Regione, dove la commissione territorio e infrastrutture ha dato il via libera al «Programma di sviluppo della navigazione turistica e di linea sulle acque interne, della portualità, delle infrastrutture e dei mezzi di trasporto». In merito è intervenuto il relatore del parere e consigliere regionale della Lega Nord, Giosuè Frosio. «Con questo provvedimento – spiega Frosio – la Regione Lombardia provvede alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle infrastrutture esistenti sui nostri laghi, si garantisce la sicurezza delle vie navigabili e si completano e realizzano le opere attinenti al demanio della navigazione.

Tre le tipologie di intervento per le quali è previsto un finanziamento regionale complessivo di 7 milioni e 750 mila euro. Si tratta di un finanziamento a fondo perduto, previsto nella misura del 100% dell'importo complessivo dei lavori. Per quanto riguarda gli interventi di completamento e ammodernamento di opere attinenti al demanio della navigazione, sono previste alcune priorità: adeguare le strutture esistenti in materia di sicurezza, igiene e abbattimento delle barriere architettoniche; riqualificare e ricostruire i pontili per la navigazione, nonché gli approdi temporanei; realizzare strutture che completino o sviluppino quelle esistenti; potenziare i porti pubblici, i pontili per la navigazione di linea e altre opere funzionali all'utilizzo pubblico del demanio lacuale e idroviario».

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