Riforma della scuola superiore
Snals-Confsal: «No ai tagli»

Lo Snals-Confsal - apprese le modifiche al testo conosciuto di riforma degli ordinamenti del II ciclo scolastico e che rispondono a istanze del sindacato e del parlamento - ritiene però inaccettabile la mancata previsione di una «vera» fase transitoria. Questa fase, mentre garantisce agli allievi dei percorsi liceali la continuità educativa secondo gli attuali ordinamenti, non fa altrettanto nei confronti degli studenti degli istituti tecnici e professionali che, formalmente, proseguono i vecchi ordinamenti, ma su quantità orarie ridotte.

In particolare, vi sarà una forte penalizzazione delle materie professionalizzanti, ridotte fino a 4 ore settimanali nei trienni degli istituti tecnici, con grave danno agli allievi, alla serietà e alla qualità degli studi e, di riflesso, all'intero Paese.

«Lo Snals-Confsal afferma che questa riforma non può avviarsi rispondendo alla mera logica dei tagli ma deve garantire l'indispensabile gradualità di avvio, partendo, come previsto, solo dalle prime classi ma lasciando invariati gli ordinamenti attuali con i rispettivi quadri orari per le classi successive». Lo ha dichiarato il segretario generale, Marco Paolo Nigi, che ha aggiunto: «Se non si introdurranno correttivi, lo Snals-Confsal sarà costretto ad assumere forti iniziative». Il segretario provinciale a Bergamo è Loris Renato Colombo.

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