Bettoni: «C'è un finto bipolarismo
di Lega e Di Pietro: superiamolo»

Valerio Bettoni si candida ufficialmente al Consiglio regionale nella lista dell'Udc. Venerdì sera, in un comunicato stampa inviato in redazione, ha sottolineato l'importanza della «cultura del fare»: «La cultura del fare - scrive - poggia su pilastri solidi: un progetto complessivo di sviluppo e di crescita, di cambiamento e di innovazione che ha fatto affluire su Bergamo, in questi anni passati, risorse pubbliche e finanziamenti in una misura senza pari nella storia bergamasca.

Voglio ricordare i capisaldi di questo grande disegno, perché la sua difesa e tutela è la vera ragione di fondo, che fa la differenza, rispetto a chi vorrebbe fermare l'evoluzione per pura ostilità e rappresaglia contro il passato. Questi passati sono stati anni di fatti e di opere, non di parole e di promesse che restano da troppo tempo nel limbo del vuoto. Grazie a una forte volontà abbiamo realizzato infrastrutture, strade, autostrade, aeroporto, Alta Velocità, Progetto integrato aria-ferro-gomma che ci proietta nell'Europa di domani».

«Siamo in una fase politica molto delicata, segnata e malata di bipolarismo - prosegue Bettoni nel comunicato -. E questo bipolarismo, a sua volta, è condizionato e guidato dalle due estremità, l'Italia dei Valori a sinistra e la Lega a destra, come ben si vede a Bergamo. L'azione dell'Udc è per il superamento di questo finto bipolarismo, dove sembra che siano i muscoli soprattutto a prevalere sulle idee. Di fatto ci ritroviamo in una situazione bloccata, dove niente si muove, niente decolla. C'è in giro solo immobilismo ingiustificato, che lascia al palo tutti i problemi, soprattutto quelli dell'occupazione, anzi della disoccupazione crescente, della precarietà, delle famiglie che non ce la fanno a tirare la fine del mese.

L'Udc punta molto sulla centralità della persona: la difesa dei posti di lavoro; la promozione dello sviluppo e del rilancio di Bergamo; l'identità, l'appartenenza e la concretezza dei bergamaschi, la capacità e la volontà di guardare lontano, la solidarietà, la sicurezza della nostra crescita civile e democratica. Non a caso l'Udc punta su un uomo che s'è speso per la sicurezza del posto di lavoro, per la dignità del lavoratore: l'amico Savino Pezzotta, l'uomo della Cisl. La nostra - conclude Bettoni nel suo comunicato - è una scelta di fedeltà ribadita al magistero sociale della Chiesa. Il nostro cammino è fatto di storia, idee, progetti, soprattutto di passione per interpretare il futuro e dargli il nostro cuore».

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