Si stacca slavina all'Alpe Mota
Disperso gestore di un rifugio

L'elisoccorso di Bergamo con il personale del 118, il Soccorso alpino e l'Unità cinofila sono stati impegnati tutto il giorno nella ricerca del gestore del rifugio Buzzoni all'Alpe Mota, poco sotto il passo del Gandazzo, nel Lecchese, vicino al confine con la provincia di Bergamo. Nei pressi del rifugio, verso mezzogiorno di sabato 6 febbraio, si è staccata una slavina e probabilmente il gestore, Antonio Mariani 54 anni, di Paderno, è stato travolto dalla neve.

L'uomo aveva un appuntamento con tre amici, ma questi ultimi quando sono arrivati verso le 12,30 non hanno trovato il gestore. Fuori dal rifugio c'era un cartello con la scritta «torno subito». E, ben visibili sulla neve, le tracce di una persona che si era avventurata con le ciaspole ai piedi lungo un sentierino. Le tracce s'interrompevano all'improvviso e proprio in corrispondenza di dove c'erano i segni del distacco della slavina.

Ecco perché si teme la disgrazia. Il cellulare di Mariani rispondeva sempre con la segretaria telefonica e quindi sono scattati i soccorsi che però non hanno dato finora nessun esito. La slavina è stata di grosse dimensioni: un fronte di circa 50 metri che si è infilato in un canalone fermandosi soltanto dopo 400 metri. Nel canalone si sono formati accumuli di neve alti anche più di 3 metri e dunque le ricerche sono molto difficili. Ricerche che riprenderanno nella mattinata di domenica.

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