Zambla, per la slavina alla Plassa
cinque persone vivono isolate

Isolati, come già accadde lo scorso anno, per una slavina. Alla Plassa di Oltre il Colle, bloccati dal divieto di transito (sia in auto sia a piedi) lungo la strada per Zambla Alta, sono rimaste cinque persone: i gestori del camping Arera, Roberto Daghetti, la moglie Loredana con la piccola Nara, nata lo scorso 24 dicembre (che qui abitano); poi, in due appartamenti nel condominio vicino, un villeggiante di Como e una signora di Varese, non residenti ma che praticamente passano alla Plassa quasi tutto l'anno.

Il campeggio, di proprietà comunale, conta 120 piazzole, di cui oggi 80 sono occupate, mentre il condominio dispone di 148 appartamenti. Tutto deserto, tranne per quelle cinque persone che, come la scorsa stagione, sono ora alle prese con i disagi e le preoccupazioni dell'isolamento dopo che venerdì una slavina si è staccata dal monte Grem.

Il sindaco ha deciso di chiudere la strada. La Plassa è di nuovo isolata. «Nel campeggio non c'è nessuno – dice Daghetti, gestore del camping da una decina d'anni – e la stagione è ormai compromessa. Lo scorso anno, quando il divieto durò da dicembre fino a Pasqua, al campeggio c'eravamo solo io e mia moglie. Ma ora abbiamo anche nostra figlia, appena nata. Spero solo che non succeda niente di grave».

«La strada non può restare chiusa ancora dei mesi – dice Claudio Sala, 48 anni, geometra di Valbrona, in provincia di Como, che ha deciso di restare ad abitare qui per i prossimi mesi – sarebbe assurdo. Qui ci sono decine di persone che hanno la seconda casa e poi ci sono i campeggiatori. Possibile che non si riesca a mettere in sicurezza quel passaggio? Poi non ci si può lamentare se manca il turismo».

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