«La polizia non contatta i cittadini
per proporre abbonamenti»

«La polizia di Stato non contatta i cittadini, né a casa né nel proprio ambito lavorativo per proporre la sottoscrizione di abbonamenti». È quanto precisa un comunicato del portavoce della Questura di Bergamo in una nota nella quale viene evidenziato «che continuano a giungere numerose segnalazioni per la sottoscrizione di abbonamenti a non meglio precisate riviste di polizia, facenti capo ad associazioni e/o sodalizi che si fregiano del logo e del nome della Polizia di Stato».

«Con l'occasione - prosegue la Questura - si ricorda che organo ufficiale della Polizia di Stato è il mensile “Poliziamoderna”, edito dal Fondo di assistenza per il personale della Pubblica Sicurezza. La diffusione di Poliziamoderna e la sottoscrizione degli abbonamenti vengono gestite direttamente da personale della rivista senza avvalersi di società che svolgono questo tipo di servizio».

Pertanto, conclude il comunicato - «al di fuori dell'ambito istituzionale, la rivista non viene mai proposta al singolo cittadino con richiesta di abbonamento» e si ribadisce che la polizia non propone «abbonamenti a Poliziamoderna e tantomeno ad altri periodici facenti capo ad associazioni di polizia, atteso che unica associazione della polizia di Stato riconosciuta è l'Anps, con sede in via Noli, 26».

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