Laghi e fiumi bergamaschi
migliora lo stato di salute

La qualità delle acque pubbliche bergamasche, quelle di laghi e fiumi, è nettamente migliorata rispetto a una trentina di anni fa, quando il Serio un giorno si colorava di giallo, l'altro di rosso e l'altro ancora di blu, per via degli scarichi delle tintorie. La Carta ittica 2009 indica nuovi miglioramenti e il conseguente ritorno di pesci.

Non un ritorno spontaneo: è stata la Provincia, con le immissioni di uova embrionati e di giovani esemplari di fauna ittica, a far crescere il numero di pesci, che tuttavia sopravvivono solo se le condizioni ambientali lo consentono.

Il temolo per esempio, pregiato pesce d'acqua dolce, è sensibilissimo all'inquinamento: era scomparso dai nostri fiumi e ora è rispuntato da qualche anno nel Brembo e nel Serio per la gioia delle lenze nostrane.

Tutto quello che si può sapere sul mondo sommerso dei pesci e sullo stato di salite di laghi, fiumi, rogge e torrenti, fino alle più minuscole perle d'acqua incastonate nelle rocce delle Orobie è stato ora portato alla luce da un cd rom presentato in Provincia dall'assessore a Caccia, pesca e sport, Alessandro Cottinii.

S'intitola «Fauna ittica e ambienti acquatici della provincia di Bergamo»: è una «summa» enciclopedica, un lavoro imponente - l'unico in Lombardia e probabilmente il primo in Italia - che fotografa dalla A alla Zeta la condizione delle acque pubbliche e della loro popolazione ittica, primo indicatore dello stato dell'habitat di fiumi e laghi. Rivolto in prima battuta ai 20.000 pescatori della provincia, è anche destinato a chi si occupa di pianificazione territoriale.

Tutti i dettagli su L'Eco di Bergamo del 18 febbraio

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