Traffico internazionale di droga
57 arresti, uno a Costa di Mezzate

I carabinieri hanno eseguito 57 ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip di Trento su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia, per associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Gli arresti sono stati eseguiti nelle province di Bergamo, Trento, Savona, Milano, Pavia, Novara, Genova, Aosta, Ancona, Terni e Foggia; quattro persone sono state catturate in Spagna, Francia e Belgio. Sequestrati complessivamente oltre 7 quintali di hashish, 15 chili di eroina e numerose campionature di cocaina. Nella nostra provincia è finito in manette il marocchino Ahmed Choukri, 31 anni, residente a Sassuolo ma domiciliato a Costa di Mezzate in piazza Rasetto. E' in carcere in via Gleno.


L'operazione, sottolineano al Ros, è la prosecuzione di indagini che nell'ottobre 2008 portarono a 34 ordinanze di custodia cautelare: mentre nella prima fase è stata disarticolata la componente locale dell'organizzazione che faceva capo a Giulio Andrisano, esponente della Sacra corona unita brindisina, la seconda si è sviluppata soprattutto sul fronte internazionale, in collaborazione con la DCSA e la Guardia Civil spagnola, approfondendo i rapporti tra la Scu e un'organizzazione maghrebina, radicata in Lombardia e facente capo al narcotrafficante marocchino Abderrahim Benkhadda.

Questi, secondo i carabinieri, era in grado di approvvigionarsi - tramite il connazionale Rachid Zaouaq, ritenuto il capo della struttura transnazionale - di "ingentissimi quantitativi" di hashish in Marocco, cocaina dall'Olanda ed eroina attraverso la rotta balcanica: droga che veniva poi commercializzata sui mercati lombardo, piemontese, trentino, laziale e pugliese. Secondo il Ros, l'organizzazione importava mensilmente tra i 100 e i 600 chili di hashish e cocaina (parte dei quali destinati al mercato francese), utilizzando auto o camion appositamente predisposti.

Il 7 febbraio scorso sono stati sequestrati nel porto spagnolo di Barcellona 75 chili di hashish nascosti nel doppiofondo di una vettura. A Milano la droga veniva occultata in una officina e in una rete di appartamenti messi a disposizione da cittadini italiani per dare rifugio ai trafficanti clandestini. L'organizzazione criminale - di cui è stata accertata la disponibilità di armi ed il ricorso ad azioni violente nei confronti di gruppi rivali e clienti insolventi - riforniva "qualificate componenti" della criminalità pugliese, tra cui il gruppo che fa capo ai pregiudicati Aldo Abbate e Angelo Notarangelo, detto "u cintaridd", ritenuti esponenti di spicco della criminalità foggiana.

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