Vittorio Agnoletto si presenta:
«Servono interventi per i lavoratori »

Vittorio Agnoletto, candidato presidente della Regione Lombardia per la Federazione della Sinistra (che comprende Rifondazione comunista, Comunisti italiani, Socialismo 2000, Lavoro e solidarietà) martedì mattina era a Bergamo per presentare i punti cardine della campagna elettorale e i candidati alle Regionali. Prima della conferenza stampa nella sede di Rifondazione, ha incontrato i lavoratori in presidio alla Frattini di Seriate, a cui ha portato la solidarietà del partito.

Il lavoro, ha ricordato Ezio Locatelli, segretario provinciale di Rifondazione e portavoce del nuovo soggetto politico, è il punto centrale della campagna elettorale della Federazione della Sinistra. «Servono interventi immediati di sostegno ai lavoratori - ha detto Agnoletto - la proroga della cassa integrazione, l'ampliamento del sussidio di disoccupazione, politiche sociali per lavoratori precari e a tempo determinato».

Altro tema importante è la sanità: Agnoletto ha ribadito il ruolo centrale della sanità pubblica e ha proposto «sanzioni per i direttori delle Asl che lasciano crescere troppo le liste d'attesa e invitano così a rivolgersi alle strutture private». Poi la scuola («servono più fondi alle scuole pubbliche e una riduzione del buono scuola per gli studenti delle private»), la qualità della vita, il potenziamento del trasporto pubblico per i pendolari.

Agnoletto si è detto infine d'accordo con il blocco del traffico di domenica 28 ma ha ribadito che «servono politiche più ampie per salvaguardare l'ambiente». Critiche sono arrivate sulla gestione della Regione da parte di Formigoni ma soprattutto sul candidato del Pd Filippo Penati: «Penati si appiattisce troppo sulle posizioni di Formigoni e non fa una seria opposizione. Noi contiamo di pescare i voti anche tra l'elettorato di Sinistra e Libertà e Italia dei Valori».

Ecco l'elenco dei candidati alle Regionali: con Ezio Locatelli anche Amparo De Los Reyes, Dario Lombino, Grazia Milesi, Maurizio Morgano, Corinna Preda, e Alberto Scanzi.

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