«Siamo vicini alla famiglia Canavesi e lo esprimiamo tenendo chiusi i nostri impianti in occasione dei funerali - afferma Giuseppe Milazzo, presidente del Gruppo Benzinai dell'Ascom di Bergamo -. È questo l'ennesimo caso di omicidio per rapina che vede, ancora una volta, un benzinaio vittima della criminalità, della quale la categoria è lasciata colpevolmente in balia. E ciò riporta la questione sicurezza al centro del dibattito e delle richieste dei benzinai».
«Troppi, infatti, sono gli episodi di violenza che avvengono quotidianamente, in tutto il Paese, negli impianti di rifornimento carburanti, luoghi tra i più esposti a questo genere di fenomeni, tanto da non meritare nemmeno più gli onori della cronaca, oltreché l'attenzione delle istituzioni».
«Al cordoglio, la nostra categoria - continua Milazzo - non può che unire la più ferma richiesta alle istituzioni per ottenere interventi urgenti e concreti finalizzati a garantire l'incolumità e la sicurezza dei gestori degli impianti di distribuzione carburanti. Titolari di attività che prestano un servizio di pubblica utilità per l'intera collettività ed un presidio capillare del territorio, svolgendo, tra l'altro, a loro rischio e pericolo, anche la funzione di esazione per conto dello Stato della quantità di denaro notevole collegata alle tasse (Iva e accisa) che gravano sui carburanti».
Le tre Federazioni dei gestori invitano tutti i gestori a terminare il turno mattutino con un'ora di anticipo e a chiudere il proprio impianto, in concomitanza dei funerali di Angelo Canavesi. Un gesto di sentita solidarietà e partecipazione al dolore della famiglia, ma che deve suonare anche come allarme e ribellione ad una situazione di gravissima e diffusa insicurezza, che richiede soluzioni ed interventi del Governo non più rinviabili. Sul sito associativo (www.ascombg.it) è stato predisposto un cartello di chiusura listato a lutto, che è possibile scaricare direttamente.
A margine, un'altra notizia. Milazzo è stato nominato vicepresidente del Comitato di Coordinamento Figisc lombardo.
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