«Cartelle pazze» per la tassa rifiuti
A Covo insorge la minoranza
I cittadini in questi giorni stanno ricevendo a casa un computo della superfice su cui viene calcolata la tassa superiore a quello denunciato con autocertificazione. La minoranza della «Lista per Covo» ha presentato un'interrogazione urgente in cui chiede la sospensione dell'invio delle cartelle perché basate «su aggiornamenti dei dati dell'Agenzia del territorio di cui non si è sicuri e che per ammissione del Comune stesso non si ha la possibilità di verificare».
Con l'arrivo dell'accertamento non ci sono molte possibilità: o si paga entro 20 giorni o scattano interessi di mora e sanzioni. Il sindaco di Covo, Carlo Redondi, ha confermato che chiederà alla società che sta procedendo agli accertamenti tutti i chiarimenti possibili, ma l'operazione di controllo e di revisione delle dichiarazioni circa la tassa rifiuti va avanti per motivi di equità e di giustizia.
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