La «caccia» al Dna del Caravaggio
sotto i flash e i riflettori delle tv

Si è svolto sotto i riflettori di molte emittenti televisive (Rai compresa) e davanti ai flash di altrettanti fotografi il test della saliva per risalire al Dna di sei discendenti della famiglia di Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, nel tentativo di confrontarlo con quello ricavato da alcune ossa ritrovate in una fosse comune a Porto Ercole e riuscire a stabilire con certezza se quei resti umani appartengano al celeberrimo pittore bergamasco che proprio in Toscana aveva trovato la morte.

I sei discendenti - Francesco Santo, Pepi, Alberto, Stefano, Francesco Merisio e Carolina Verizzoni, cognome che la sorella del "Caravaggio" prese dopo essersi sposata - si sono ritrovati in municipio dove i ricercatori impegnati nel progetto hanno raccolto i campioni di saliva da cui poi estrapolare il Dna.

Arrivare ad una conclusione certa in tempi brevi non sarà comunque facile: le ossa ritrovate a Porto Ercole appartengono a nove salme, da qui la difficoltà di "tipizzarle" tutte per avere il Dna di ciascuna da confrontare poi con quelli raccolti oggi a Caravaggio. A preoccupare sarebbe lo stato di conservazione delle ossa ritrovate nella fossa comune, ossa sulle quali gli studiosi faranno ulteriori accertamenti per cercare di scartare quelle che certamente non potrebbero essere attribuibili al "Caravaggio" per età del defunto (esami istologici) o per periodo di sepoltura (esami al carbonio). Si lavorerà anche per ricercare la presenza di piombo, all'epoca del "Caravaggio" componente fondamentale dei colori usati dal genio bergamasco.

I ricercatori puntano anche a risalire alle ossa di un fratello del "Caravaggio", un sacerdote morto e seppellito a Roma, e a ricostruire l'albero genealogico creatosi dopo le nozze della sorella del pittore.

Chiarito anche il perchè si siano scelti dei Merisio per le ricerche e non dei Merisi, come viene chiamato il Caravaggio. Si tratterebbe di un grosso abbaglio: Merisi sarebbe infatti il genitivo di Merixius, Merisio appunto in lingua italica. Inoltre i Merisio popolano Caravaggio ormai da secoli, mentre non c'è traccia di Merisi, che invece esistono a Treviglio.

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