Bergamo, vaccini in ritardo:
rinvio per tremila bambini

I vaccini contro la tanto temuta influenza A/H1N1, la pandemia che si è sgonfiata molto prima del previsto, hanno sortito un primo, considerevole, e negativo, effetto: hanno «annientato» i vaccini esavalenti destinati a migliaia di bambini, neonati e poco più, che dovevano proteggersi così da sei malattie, ovvero la difterite, il tetano, la poliomielite, l'epatite virale B, la pertosse e l'Hemophilus influenzale.

Così i genitori che in questi giorni dovevano portare i loro piccoli - circa tremila - a fare la «punturina» si sono visti rinviare l'appuntamento all'Asl alle prossime settimane: il vaccino esavalente non è disponibile nella Bergamasca. Ed è un problema, peraltro, che riguarda tutta l'Italia.

A quanto pare, a monte di questo maxidisguido, c'è il vaccino H1N1. «Ebbene sì, le cose stanno proprio in questi termini. Già a gennaio avevamo ricevuto una circolare dal ministero della Sanità che ci indicava questa situazione critica in tutta Italia – sottolinea Giancarlo Malchiodi, Servizio Igiene e sanità pubblica dell'Asl di Bergamo –. La questione è che l'azienda produttrice del vaccino H1N1 e anche del vaccino esavalente per i bambini è la stessa, la Glaxo: proprio per l'iperproduzione, in tempi rapidi, delle dosi contro l'influenza A si è determinato il rallentamento della consegna dei vaccini esavalenti. L'inghippo si è verificato nella fase del "controllo" delle dosi vaccinali, ovvero per i test di affidabilità, prima dell'immissione in commercio: è stata data, come era ovvio, la priorità ai vaccini H1N1, vista l'urgenza e il clima da pandemia, e quindi quelli esavalenti sono finiti in coda ai controlli».

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