Il PdL e il lavoro in Regione
«In prima fila per Bergamo»

Il PdL ha riassunto il lavoro svolto in questi anni in Regione e tracciato un bilancio del sostegno dato alla causa bergamasca. Un impegno riassunto in dieci punti chiave, contenuti in un dossier presentato lunedì 22 marzo: si va dalle opere pubbliche alle politiche del lavoro, dalla sicurezza alla sanità, fino ad arrivare al turismo, alle politiche sociali e all'agricoltura.

Settori per i quali il Popolo delle Libertà ha intenzione di continuare ad investire risorse, puntando a conquistare la guida della Regione anche nel corso della prossima legislatura. Per farlo Bergamo schiera in campo una squadra forte, anche dal punto di vista numerico - come sottolineato dall'onorevole Gregorio Fontana: «Sono certo che riusciremo a ottenere un buon risultato - ha dichiarato Fontana - visto il grande consenso che il PdL bergamasco sta riscuotendo».

«La Regione ha stanziato ogni anno circa 2 miliardi di euro per la Bergamasca - ha commentato Marcello Raimondi, sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia -. Una cifra ingente, ottenuta anche grazie al nostro lavoro. Solo poche settimane fa, il presidente Formigoni ha firmato l'Accordo quadro di sviluppo territoriale per Bergamo: oltre cento progetti, alcuni già in fase di realizzazione, per un portafoglio progettuale di 3,8 miliardi di euro. Progetti che sono fondamentali per il nostro territorio, vista anche la crisi mordente».

«La grande capacità del PdL di fare squadra ci ha consentito in questa legislatura di ottenere per la nostra provincia maggiori finanziamenti rispetto a quanto ottenuto da Brescia, provincia che numericamente ha potuto contare su una rappresentanza maggiore all'interno della Giunta» ha sottolineato Carlo Saffioti, ricordando gli interventi messi in campo a favore del territorio (in primis il progetto Valle Seriana), i provvedimenti adottati a favore degli agriturismi, degli ecomusei e dei rifugi, le attività per la tutela delle attività venatorie e il rilancio del turismo attraverso la legge sui sistemi turistici.

A favorire l'attuazione di politiche in grado di permettere lo sviluppo di importanti progetti per la Bergamasca (ricordiamo tra i più importanti la variante di Zogno, Pedemontana, Brebemi e il collegamente con Orio) secondo Marco Pagnoncelli è stato il metodo adottato dal presidente Formigoni: «Un metodo di costante confronto con il territorio che ha dato i suoi frutti – ha commentato Pagnoncelli- e che oggi fa sì che oggi i rappresentanti del Pdl siano i più vicini al territorio».

Fiore all'occhiello del governo regionale è la sanità, per la quale solo a Bergamo il Pirellone dal 2005 al 2008 ha investito 5.953 milioni: »La sanità lombarda - ha ricordato Pietro Macconi - può vantare un primato nazionale e anche internazionale , in quanto è stata giudicata tra i primi otto sistemi a livello mondiale. È doveroso ricordare che il nostro modello sanitario, fatto di efficienza e qualità offerte al minor costo, in questi anni ci ha permesso di sviluppare servizi non offerti dalle altre Regioni». Leggi di più su L'Eco di martedì 23 marzo.

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