Romano: brucia il tetto dell'ospedale
Diversi reparti resteranno chiusi

Paura lunedì mattina per un incendio scoppiato all'ospedale di Romano di Lombardia. Le fiamme sono divampate alle 9 nel sottotetto del reparto di Day Surgery, che si trova nell'ala vecchia dell'ospedale, recentemente rinnovata. Le fiamme si sono levate alte dal tetto e l'allarme è scattato immediatamente.

Sul posto hanno lavorato diverse squadre dei vigili del fuoco provenienti da Romano, Bergamo e Treviglio, Gazzaniga, Dalmine e Inzago per un totale di circa 50 pompieri. «I pazienti del pronto soccorso e degli ambulatori sono stati tutti evacuati - ha spiegato alle 9,30 il primario del Pronto soccorso, Gianluca Geromi - e non ci sono stati feriti. I pazienti che si trovano nei reparti lontani dall'incendio sono rimasti in sicurezza nelle loro stanze».

L'incendio si è rapidamente esteso a tutto il tetto, sono andati in fumo circa mille metri quadrati ed è stato necessario evacuare 150 pazienti: una ventina sono stati spostati nella camera mortuaria e gli altri nella palestra del reparto di Riabilitazione motoria e nel reparto di Riabilitazione. Ci sono danni per svariate centinaia di migliaia di euro. Non si conoscono ancora le cause dell'incendio, ma si ipotizza che possa essere stato un corto circuito scoccato nell'impianto di aerazione.

Una folla si è radunata fuori dall'ospedale per seguire le operazioni di spegnimento. La strada di fronte all'ospedale è stata bloccata, sul posto  sono intervenuti anche gli agenti della polizia locale. Le fiamme sono state domate alle 10.45, poi i vigili del fuoco hanno proseguito con la messa in sicurezza. I pazienti più gravi sono stati trasferiti in ambulanza agli ospedali di Treviglio (37), Calcinate (17) e Zingonia (4).

I lavori dei vigili del fuoco sono durati fino a tarda serata, quando l'ala dell'ospedale interessata dall'incendio è stata dichiarata inagibile. Martedì 23 marzo i reparti di degenza rimarranno chiusi e i ricoveri sospesi: ne verrà allestito appositamente uno, per ospitare quaranta degenti finiti lunedì negli altri ospedali.

In attesa che vengano stabiliti i tempi di ristrutturazione e totale ripristino del servizio ospedaliero, per ora, come reso noto dall'ospedale al 118, verrà garantita a regime ridotto l'attività del pronto soccorso, mentre saranno aperti i poliambulatori, la radiologia, i laboratori di analisi, la dialisi, il day hospital oncologico e di diabetologia.

Tra i primi ad accorrere anche Cesare Ercole, direttore dell'Azienda ospedaliera di Treviglio e gestore anche di quello di Romano: «I danneggiamenti non sono solo alla copertura ma anche a diversi impianti, a controsoffittature e macchinari. Questo ospedale è molto importante nel territorio della Bassa e per questo motivo faremo di tutto per rimetterlo a posto nel più breve tempo possibile. Se i danni, pur consistenti, sono stati limitati, lo si deve alla capacità del personale di mettere in atto il piano di emergenza».

Roberto Cortesi, dipendente ospedaliero e responsabile sindacale Rdb, esprime però preoccupazione: «Bisogna assolutamente fare chiarezza sull'episodio e come rappresentante sindacale farò un esposto scritto alla procura per individuare i responsabili. Sono anni che segnalo anomalie. Tanto per dare un'idea, le auto parcheggiate all'interno del giardino antistante la vecchia entrata dell'ospedale hanno impedito in parte l'intervento dei vigili del fuoco».




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