«Tornate alla speranza
per alimentare il futuro»

Il vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi, ha visitato mercoledì pomeriggio il carcere di Bergamo. «Tutte vogliamo convertirci e cambiare la nostra vita - gli hanno detto le detenute -, per questo Le chiediamo una preghiera per ciascuna di noi».

«Siamo coscienti di avere sbagliato, ma siamo altrettanto sicure che Dio nella sua immensa misericordia ci accoglie con amore di Padre che per salvare l'uomo ha sacrificato suo figlio. Tutte vogliamo convertirci e cambiare la nostra vita, per questo Le chiediamo una preghiera per ciascuna di noi». Le detenute del carcere di Bergamo hanno accolto mercoledì pomeriggio il vescovo Francesco Beschi con queste parole.

Il vescovo ha ascoltato e poi ha salutato e benedetto le donne della sezione femminile con l'augurio di tornare a casa, ma soprattutto di tornare a una vita serena. Un tornare a casa che non sia un tornare al passato, ma un ritorno «alla speranza che si alimenta di futuro».

Il vescovo è poi passato alla sezione maschile accompagnato dai cappellani don Fausto Resmini e don Virgilio Balducchi e dal direttore della casa circondariale di via Gleno, Antonino Porcino, il quale ha ringraziato monsignor Beschi per il suo intervento.

Nella chiesa, davanti a oltre trecento detenuti, il vescovo ha celebrato la Messa, in apertura il saluto dei detenuti che hanno detto fra l'altro: “Sa, qui spesso si perdono la voglia, la forza e la speranza di andare avanti, ma poi arrivano giornate come queste e allora lo stare insieme ci fa uscire da qui con un filo di speranza in più».

© RIPRODUZIONE RISERVATA