Il subcomandante Marcos?
No, un attivista legato a Bergamo

Sembrava un grande scoop. E invece si è tramutato in un grande bluff. Il quotidiano messicano «Reforma» e il suo sito www.reforma.com avevano pubblicato una fotografia di quello che avrebbe dovuto essere il subcomandante Marcos, il leader degli zapatisti, che è sempre stato immortalato con il volto coperto.

Invece, non era Marcos, bensì un cooperante italiano, Leuccio Rizzo, originario di Galatina (Lecce), ma da due anni in Messico con il Comitato Chiapas «Maribel» di Bergamo. L'ha svelato lo stesso Rizzo, 38 anni, in una
lettera in cui esprime la sua solidarietà e ammirazione per l'esercito zapatista, che difende i diritti dei popoli indigeni, e per il subcomandante Marcos, un rivoluzionario.

Rizzo ha chiesto al quotidiano di pubblicare la sua smentita a una notizia falsa e calunniosa. La foto era stata consegnata al giornale da un presunto ex membro dell'Eznl. In effetti, avrebbe potuto sorgere subito qualche dubbio, visto che la foto ritrae un uomo abbastanza giovane, mentre Marcos dovrebbe essere più vecchio.

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